Accettare il dolore è possibile?

         
Redazione

Come puoi imparare ad accettare il dolore (anche se oggi ti sembra impossibile)

Ti sei mai chiesto cosa sia il dolore? Cosa hai definito esattamente, con questo termine, in passato quando lo hai provato?

Se rifletti ora, sai bene che ogni volta che percepisci dolore, stai sentendo sensazioni negative precise che ad esso colleghi e che viceversa provoca.

Questi effetti nascono come conseguenza ad uno specifico stato di malessere.

Il dolore è una reazione psicologica che ha un meccanismo ben preciso, insorge in seguito a una perdita, ed è quindi la conseguenza psicologia e anche fisica, della rottura di un legame.

Comprendere questo meccanismo è utile a capire che accettare il dolore e superarlo è possibile.

Cos’è che ci fa stare male?

Tutti dobbiamo confrontarci con ostacoli e difficoltà, perché prima o poi siamo chiamati a rispondere a situazioni che preferiremmo evitare. Quello che possiamo fare è affrontare gli eventi in modo costruttivo, senza mai dimenticare di avere fiducia nelle nostre capacità e nel futuro.
La notizia positiva che devi tenere a mente è che si tratta di una situazione momentanea. Come momentanei sono gli stati che proviamo in un determinato istante della nostra vita. La sua durata è limitata al superamento della causa che lo genera, che se saprai affrontare nel modo giusto, ti lascerà più forte e più maturo.

Le persone che sembrano bloccate in questo processo sono quelle che rifiutano di accettare il dolore, non riescono a staccarsi da ciò che hanno perso. Le emozioni negative necessitano di più di un colpo di spugna per essere cancellate, ma è possibile elaborarle sviluppando una nuova vision e aprendo la vita ad altre possibilità.

Per sconfiggere la sofferenza devi capire come si genera

L’errore comune è continuare a rimuginare su quanto è accaduto o su cosa sarebbe stato meglio fare. Questo atteggiamento alimenta solo la sofferenza e impedisce di compiere quello step utile per iniziare di nuovo a vivere. Uscire dallo stallo della sofferenza è possibile controllando la propria mente, volgendo l’attenzione al futuro anziché al passato. Tutto cambia e lo fa in continuazione, accettare il cambiamento è la base della lotta alla sofferenza.

La mente lavora in continuazione, puoi scegliere di farle rivivere le stesse scene, ascoltare le stesse frasi, oppure provare a immaginare come potrebbe essere il dopo. Chi subisce questa azione lo fa in modo inconsapevole, per fortuna imparare a ignorare i pensieri molesti è possibile. Accettare il dolore significa dare significato a ciò che è accaduto, in modo da poterlo superare. Per fare questo è necessario costruire una “nuova mappa” di sé e del mondo intorno.

Reagire è fondamentale!

Gli stati di sofferenza nascono da una discrepanza tra ciò che desideriamo e la realtà. A questo punto si può reagire in due modi:

  • Ridurre la distanza dall’obiettivo (o oggetto del desiderio)
  • Aumentare la distanza dallo stato o situazione che genera sofferenza

Senza azione è impossibile l’evolversi della situazione, per costruire una vita nuova e più felice è necessario porsi nuovi obiettivi, risolvendo i problemi del passato.

Perché il Coaching può aiutarti ad accettare il dolore

Sei determinato ad andare avanti, eppure ti risulta difficile accettare e superare il dolore, come mai?

Il Coaching è un metodo orientato all’azione che può indirizzarti verso la soluzione rispetto alla difficoltà percepita.

Intraprendendo un percorso di Coaching e di Pnl puoi capire come focalizzare l’attenzione verso nuovi risultati, positivi e raggiungibili, che possono aiutarti a ottenere lo stato di benessere a cui ambisci.

L’aiuto di un Coach può esserti utile: puoi imparare a trasformare le emozioni negative in stati di risorsa positivi.

Allo stesso tempo, può aiutarti a capire quali atteggiamenti ti impediscono di superare la situazione nonostante il tuo impegno.

Hai mai sentito parlare degli ancoraggi? Sono azioni associate a un’esperienza, che fanno rivivere sempre la stessa condizione mentale. Ci sono ancoraggi positivi e ancoraggi negativi. Alcuni rituali sono utili a dare la carica, infondere energia, altri al contrario hanno l’effetto opposto.

Forse il tuo problema è proprio questo: continui a focalizzarti su ancoraggi negativi, anziché costruirne di positivi. Lo fai in modo inconsapevole, per questo l’aiuto di un Coach può esserti utile: puoi imparare a trasformare le emozioni negative in stati di risorsa positivi, puoi capire quali sono le tue responsabilità nell’aver determinato la situazione negativa o nella sua cattiva gestione, puoi comprendere come uscire da questa impasse e costruire il futuro che desideri.

Qual è il percorso più adatto per elaborare il dolore?

L’Istituto The Mind of The Child, diretto dalla Coach di fama internazionale Alessia Mortilla, ha studiato diversi percorsi che possono fare al caso tuo, ad esempio:

  • I corsi Practitioner in Pnl e Master Practitioner in Pnl, che fanno acquisire tutti quegli strumenti e quelle tecniche specifiche volte alla creazione ed al consolidamento dentro di te di quegli stati risorsa positivi che ti servono per agire in tempo reale e raggiungere i risultati desiderati. Contemporaneamente per eliminare quelle emozioni negative alle quali il dolore è ricondotto. Scopo principale è guidarti a comunicare in modo efficace, sia con te stesso che con gli altri, intervenendo in tempo reale nella risoluzione definitiva di quegli elementi che ne ostacolano la crescita.
  • Se preferisci un corso online, puoi cogliere una fantastica opportunità: acquistando il libro di Alessia Mortilla “The Mind – Alla scoperta del bambino che è in te” , parteciperai gratuitamente a un mese di formazione e di coaching tenuto proprio da Alessia Mortilla attraverso una piattaforma online di webinar.

Tutti i corsi del The Mind of The Child Coaching School sono riconosciuti ai sensi della Legge Italiana 4/2013. Inoltre i corsi di specializzazione in PNL sono riconosciuti e certificati dalla “Society of NLP“, l’UNICA Organizzazione Internazionale fondata dai creatori della PNL (Richard Bandler e John Grinder) per garantire la qualità nella formazione in PNL.