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Cosa vuol dire essere un Coach in Italia: parla Alessia Mortilla

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Essere un Professionista o fare una professione?

Il Coaching in Italia è ormai una professione diffusa e conosciuta. Il ruolo del Coach oggi è richiesto sia nel mondo del business, sia nello sport ed anche dai singoli individui per innalzare il livello di performance che si desidera ottenere.

La crescente attenzione verso questo metodo, come già detto, è sicuramente attribuita alla sua efficacia, dimostrata attraverso risultati tangibili ed obiettivi raggiunti anche se con alcuni aspetti da evidenziare.

Come in ogni professione sono le persone a fare la differenza.

Pertanto, prima di chiarire cosa è un Coach in Italia, mi soffermerò a dirti qualcosa che va ben oltre le definizioni che si possono trovare su Google o per sentito dire e in cui io, Alessia Mortilla, credo fermamente.

Da 25 lunghi anni svolgo questa professione e non vi dirò con quale etica, dedizione e rispetto la porto avanti. Vi dirò cosa ho imparato dalle persone e dai professionisti che ho guidato.

In qualunque campo lavorativo esiste una profonda differenza tra ruolo svolto ed essere un professionista.

Il ruolo è una “giacca” che indossi la mattina uscendo di casa. Una “giacca” che, in alcuni casi, hanno scelto altri per te. A volte leggera, altre volte molto pesante. Essa è rappresenta da quello che fai nel tuo ambiente e dal modo in cui lo fai.

Alcune persone sono molto preparate, altre meno. Alcuni guadagnano bene, altri no rispetto a quello che vorrebbero e spesso questo neanche coincide con le conoscenze. Ci sono persone, infatti, preparate ma no necessariamente soddisfatte.

Ho guidato negli anni molte aziende e, spesso, durante i colloqui di selezione del personale il focus era proprio su “cosa sai fare” e dove “lo hai fatto”.

Essere un professionista è ben altro.

cosa vuol dire essere coach

L’identità di un professionista è data si da quello che fa ma, soprattutto, dai valori che ha scelto di portare in quella professione, compresa la sua costante preparazione, dal valore che gli attribuisce come persona, dalla libera scelta quotidiana di Essere la differenza in quel campo. E questo va oltre la professione. Questo si dirama e diffonde sugli altri. Che siano alunni, pazienti, clienti o collaboratori, sono le persone che si arricchiscono attraverso la tua presenza nella loro vita. E questo vale anche per il “ruolo” del Coach o per l’ ”Essere un Coach”.

Un professionista con la “P” maiuscola ama parlare degli altri e no di sé.

Il suo lavoro è diventata la sua missione a favore degli altri.

Una delle affermazioni che sento ultimamente fare è: “Ci sono tantissimi Coach oggi in Italia”.

La risposta che do è: “Molto bene così il cliente può scegliere!”

Quando ho iniziato 25 anni fa i Coach si contavano su una mano e la professione era sconosciuta.

Mai nessun cliente in questo lunghissimo periodo mi ha chiesto i miei titoli e le mie qualifiche.

I clienti cercano risultati no voti o titoli. Cercano congruenza ed esempi coerenti.

Una riflessione che, invece, ho fatto è questa. I social ed il web sono pieni di pubblicità e di Coach. Come fa una persona a trovare il “Coach giusto” o come fa a sapere se “sarà davvero la differenza nella Mia vita?”.

Allora ho pensato che dovesse avere elementi e strumenti per capirlo.

Per questo ho scritto questo articolo.

Cosa mi consigli?

cosa vuol dire essere coach

Ci sono molte persone che svolgono la stessa professione ma con risultati diversi. Ti sei mai chiesto il perché? Magari questa domanda te la sei proprio fatta rispetto al tuo lavoro.

Le risposte possono essere svariate.

Ti sei mai chiesto perché qualcuno svolge un lavoro per tutta la vita ed altri cambiano lavori o luoghi nei quali li svolgono?

Esiste una formula “corretta” in assoluto. La risposta è no.

Cosa voglio dirti con questo.

Dentro ciascuno di noi, nel profondo del nostro cuore, sappiamo quali sono le risposte giuste, cosa è felicità per noi e cosa non lo è. Ma non sempre ascoltiamo il nostro intuito. Ci perdiamo nei ragionamenti e ci affidiamo magari a soluzioni o consigli dati da altri.

In aula, alcune volte mi fanno questa domanda. “Cosa mi consigli?” La risposta che do è sempre la stessa. “Se esistesse un consiglio, il migliore che io possa darti, quale potrebbe essere?”. E la persona risponde dandosi un consiglio. Nell’istante in cui questo avviene si rende conto consapevolmente di esserselo dato da sola e, quindi, di essere in grado di fare questo ogni volta che lo desidera.

Nella tua vita a qualcuno avrai sicuramente dato anche tu dei consigli e ne hai ricevuti.

Se rifletti adesso attentamente scoprirai che per quanto teniamo a qualcun altro o quest’ultimo tiene a noi, solo ognuno di noi per sé stesso può sapere davvero cosa è giusto o sbagliato, buono o cattivo o cosa sia la felicità.

Magari adesso penserai che se uno si rivolge ad un professionista è lui che deve avere le risposte.

Riflettiamo allora ancora insieme.

Un insegnante di matematica mi può insegnare la materia ma decidere di innamorarmene è ben altro, così come capirne il senso e l’utilità nella mia vita.

Un commercialista o un avvocato possono spiegarti attraverso il loro lavoro cosa fare ma applicarlo sarà una tua scelta.

Un medico potrà dirti che il fumo fa male ma decidere che è sbagliato dipende da te.

Il Coach è un professionista che si astiene dal dare i consigli ma guida ed insegna alle persone a trovare le proprie soluzioni in modo autonomo trasferendo loro strumenti che li rendano indipendenti.

È sempre così? La risposta la trovi, per esempio, sui social. Basta leggere i contenuti che trovi rispetto a chi li scrive. Sarà già un elemento di valutazione per te.

Congruenza ed esempio. Osserva con l’acutezza di un bambino!

cosa vuol dire essere coach

Ti dirò cosa ne penso io del Coach e del Coaching oggi in Italia.

Una persona si siede di fronte ad un Coach e desidera essere guidata nel superamento di una difficoltà o verso il raggiungimento di un obiettivo.

Superare i problemi nello studio, aumentare i voti a scuola, trovare o cambiare un lavoro, guadagnare di più, migliorare una relazione o avere una relazione, andare d’accordo con i figli o con i genitori, avere più serenità in famiglia, risolvere conflitti, fatturare di più, aumentare le vendite, incrementare i clienti, aprire un’attività, vincere una gara, innalzare l’autostima, acquisire sicurezza, migliorare la comunicazione, guidare altri ecc.…

Il Coach “dovrebbe” portarti ai risultati.

Ma qualunque cosa tu gli chieda, lui sarebbe in grado di farla o meglio la fa?

Bella domanda, vero?

Quello che penso di questa professione è che è straordinaria e che l’unico modo per farla in modo straordinario è che ci sia assoluta congruenza.

Solo chi è stato disposto per primo a superare le difficoltà e trovare un modo per raggiungere obiettivi potrà guidare altri a farlo. Altrimenti è e sarà assolutamente inefficace.

Per il cliente una perdita di soldi e tempo.

Mi sono sempre chiesta come si fa a guidare qualcuno ad avere una relazione di coppia felice se neanche tu sai come crearla.

Mi sono chiesta come si può portare qualcuno ad avere una vita in equilibrio se la propria è disequilibrata.

Mi sono chiesta come si fa a guidare qualcuno ad avere voti più alti se si pensa di valere poco.

Come si fa ad insegnare a qualcuno l’indipendenza se si è dipendenti da tutto e tutti.

Come si fa a portare qualcuno ad essere un bravo genitore se tu sei assente con i tuoi figli o se neanche li mantieni.

Quello in cui credo sono le persone

Per questo ho scelto di insegnare strumenti.

Lo scopo è guidare e contemporaneamente renderti indipendente nella valutazione delle tue scelte e delle persone delle quali ti avvali.

Ricorda:

  1. Non cercare una professione, cerca un Professionista
  2. Leggi quello che scrive e ascolta quello che dice
  3. Controlla se parla di sé o delle persone che guida
  4. Verifica se dispensa consigli ed esprime opinioni
  5. Trova un modo per capire quanta congruenza c’è nella sua vita rispetto a ciò che insegna
  6. Partecipa ad un evento, corso o sessione introduttiva per riscontrare tutto in prima persona
  7. Continua a cercare fino a quando trovi la differenza!

Il Coaching è un metodo efficacissimo e la bellezza di questo metodo è che una volta acquisito lo puoi applicare ovunque nella tua vita.

Il Coach in Italia oggi può fare tanto sia per le persone che per i sistemi ai quali esse appartengono.

Il Coaching in Italia di Alessia Mortilla

cosa vuol dire essere coach

L’Istituto The Mind of The Child, fondato da Alessia Mortilla, Coach con esperienza ultra ventennale, è l’unico nel nostro Paese che ha ben 9 diversi percorsi di specializzazione per diventare Coach professionista rilasciando certificazioni in Programmazione Neuro Linguistica valide a livello internazionale.

Le persone che si rivolgono a questo Istituto e ad Alessia Mortilla sono prima di tutto quelle che desiderano acquisire strumenti da applicare e portare in ogni area della propria vita e, dopo, scegliere di fare la differenza come professionisti.

Se desideri conoscere Alessia e lavorare con lei puoi partecipare al suo Corso introduttivo Ri-Comincio da me.

Tutti i corsi dell’Istituto The Mind of the Child sono riconosciuti ai sensi della legge 4/2013, i programmi dei corsi e gli esami finali sono inoltre riconosciuti inoltre dall’Associazione Nazionale Professionale di Coaching (ANPCP) e PNL, ai fini dell’iter di specializzazione come Coach Professionista. I corsi di specializzazione in PNL vengono poi riconosciuti e certificati dalla “Society of NLP”: l’unica Organizzazione Internazionale creata e riconosciuta dai fondatori della PNL Richard Bandler e John Grinder.