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Perché il percorso di Coaching I AM è diverso dagli altri

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Come dare una svolta positiva alla tua vita con un percorso di Coaching

Quante volte ti è capitato di pensare di dover fare qualcosa e poi bloccarti? Compiere il primo passo, agire, è la molla che ti è mancata.
Arriva un momento nella vita in cui è necessario prendere delle decisioni e agire. È quando ti guardi intorno e capisci di meritare di più o desiderare qualcosa di diverso. Sono considerazioni che tutti prima o poi facciamo, chi alla luce di qualche rimpianto e chi invece spinto dalla voglia di migliorare e conquistare nuovi traguardi. Se vuoi cambiare qualcosa nella tua vita e vuoi essere al comando, devi prendere in mano la situazione. Ti spieghiamo perché un percorso di Coaching può fornirti gli strumenti giusti per farlo.

Un viaggio alla scoperta di te stesso…

Se sei determinato nel portare nella tua vita dei cambiamenti positivi adesso e stai pensando di intraprendere un percorso di Coaching questa è la decisione giusta. Un percorso di Coaching è un viaggio alla scoperta di te stesso, un modo per farti concentrare sulle meravigliose opportunità che il futuro ti offre, piuttosto che sugli errori del passato: puoi, infatti, capire in che modo raggiungere i risultati ai quali fino ad ora non sei arrivato. Il Coaching è un metodo molto concreto, orientato all’azione, che ti consente di migliorare le tue performance facendo emergere le enormi potenzialità che hai dentro e contemporaneamente, lavorare per eliminare quei blocchi interni che te ne hanno impedito il conseguimento.

È un percorso di vita, ma è anche una scelta di vita perché decidere di intraprendere un percorso di Coaching significa guardarsi dentro e investire sulle proprie potenzialità. Le possibilità sono molte: i corsi sono, infatti, diversi e ogni percorso porta garanzie diverse.
Ecco perché vogliamo parlarti di quello che possiamo definire uno straordinario Percorso di Coaching: il progetto I AM.

Cos’è I AM?


I AM è un percorso di Coaching studiato da Alessia Mortilla, presidente dell’istituto The Mind of the Child e Coach di fama internazionale. Ci piace definirlo un viaggio lungo un anno. Sì, hai capito bene: un anno intero. Dodici mesi di Coaching e anche di formazione, dodici mesi da dedicare a te stesso, alla costruzione dei tuoi progetti e del tuo futuro, in cui sarai seguito da un Coach a te dedicato fino al raggiungimento dei degli obiettivi che sarai tu stesso a definire. Si tratta, quindi, di un percorso di Coaching individuale e anche un percorso formativo e di crescita che puoi intraprendere attraverso una piattaforma a cui accedi liberamente avendo anche un gruppo chiuso con cui interagire e una Coach sempre a disposizione.

Se deciderai di intraprendere questa avventura, potrai prendere parte gratuitamente al più grande evento di Coaching dal vivo: tre giorni (3-4-5 dicembre 2021) con Alessia Mortilla, la Coach che da oltre 20 anni forma i Coach.
Si tratta del più grande intervento di Coaching per il sociale mai organizzato in Italia che giunge quest’anno alla sua seconda edizione.

Il Coaching ti aiuta a fare ordine nel caos

Sei pronto a investire su te stesso, a fare ordine nel caos della tua vita, a tornare ad essere il punto focale della tua esistenza? I AM è la soluzione che fa per te. Al termine di questo percorso di Coaching avrai acquisito gli strumenti del Coaching che ti permetteranno di vedere con chiarezza chi sei, ricomporre il puzzle della tua vita e sentire che sei diventato finalmente la persona felice e realizzata che vuoi essere.

Qualunque siano i tuoi obiettivi, personali o professionali, puoi raggiungerli grazie ad I AM.

Questo straordinario percorso di Coaching, almeno per ora, può accogliere solo mille partecipanti. Se vuoi essere uno di questi mille, inoltra la tua domanda. E ricorda: non importa quanti anni tu abbia o cosa fai nella vita, ad essere determinante è la tua motivazione.

Parlaci di te, spiegaci perché ti piacerebbe far parte del progetto I AM.

Compila il modulo di candidatura e scopri se hai i requisiti che abbiamo indicato.

 

come migliorare la propria vita

Come migliorare la propria vita: da cosa partire

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Ecco come migliorare la propria vita grazie al Coaching

C’è chi sogna un lavoro migliore, chi una relazione, chi una famiglia e dei figli. Ogni persona ha dei sogni e dei traguardi da raggiungere. Quello che tutti desideriamo è sentirci bene, provare belle emozioni, trovare la serenità. L’obiettivo finale di ognuno di noi è, in una parola, la felicità. Ma cosa si intende realmente con questo? Molte persone si sentono infelici e si domandano spesso come migliorare la propria vita non sapendo bene cosa fare. La domanda che invece dovrebbero porsi è: “cosa posso fare per migliorarmi”? L’abitudine comune è collocare idealmente il raggiungimento del benessere in un giorno lontano, di sicuro non nel presente. Forse anche tu, come tanti, ti sei fermato a pensare che sarai felice quando avrai ottenuto quello che desideri, oppure quando avrai raggiunto un determinato obiettivo.
L’insoddisfazione che a volte si prova nasce dalle condizioni che noi stessi ci poniamo, dalla continua ricerca di qualcosa, dalla speranza mancata che si realizzi un determinato evento. Sicuramente è vero che superare dei traguardi può farti sentire bene e donarti una sensazione di gioia, ma il punto è che la felicità vera non è un fattore esterno a noi, qualcosa da ricercare. Quello che a molti sfugge è che la felicità è un modo di essere e si trova dentro di noi. Tutto quello di cui abbiamo bisogno per stare bene ed essere felici insomma è già a nostra disposizione, eppure non siamo abituati a farvi ricorso.

Migliorarsi ogni giorno per godersi il viaggio e non solo il traguardo

Perché nessuno ti ha mai detto che per migliorare la tua vita devi partire da te stesso? l problema, nasce a livello sociale dall’educazione che ti è stata data e dalle convinzioni diffuse. Forse anche tu sei stato poco abituato a fare affidamento su te stesso e a concentrarti sulla tua individualità, quasi fosse una sorta di gesto egoistico. Ci viene spesso ripetuto che dobbiamo accontentarci, piuttosto che aspirare a qualcosa di meglio. Nulla di più sbagliato! Migliorare la propria vita porta benefici alla persona e anche alla comunità in cui vive e non è solo uno scopo da perseguire, ma la base di partenza per vivere un’esistenza appagante e stimolante.

Migliorarsi nella vita significa prendere atto di quali sono i punti forza, ma anche quelli di debolezza. Vuol dire mettersi in gioco, uscire dalla propria zona di comfort, mettere in discussione delle certezze. È un percorso stimolante, oltre a dire “voglio migliorare” devi essere pronto ad impegnarti lavorando su te stesso per scoprire chi sei davvero e tutto ciò che puoi fare. Ti spieghiamo come lavorare sull’autostima, come ottenerla e sfruttarla a tuo vantaggio.

Come migliorare la propria vita: i passi da compiere
migliorare la propria vita

Come avrai capito, se vuoi apportare dei cambiamenti positivi nella tua esistenza devi partire da te stesso. Ma l’autostima, come averla se pensi che la tua sia scarsa? Abbiamo la risposta per te. Il Coaching è sicuramente un valido aiuto per capire come migliorare la propria vita. La strada verso il rinnovamento e il benessere parte dall’acquisizione di una maggiore consapevolezza di sé. Il Coaching può aiutarti a conoscere meglio te stesso e a definire i tuoi obiettivi futuri, è una tecnica che lavora sulla tua autostima, la migliora, e ti aiuta finalmente a prendere coscienza di quelle che sono le tue doti, le tue abilità, le tue risorse, per utilizzarle nella definizione e nel raggiungimento dei tuoi obiettivi.

Il Coaching ha già aiutato tantissime persone in tutto il mondo a liberare il loro potenziale, il loro talento. Puoi riscoprire chi sei, valorizzarti, ottenere risultati che per te sono significativi. È inoltre un metodo che ti aiuta a superare i tuoi limiti, che spesso sei tu stesso a porti, e gli ostacoli mentali che oggi ti bloccano e ti impediscono di raggiungere il senso di benessere che meriti. Grazie al Coaching imparerai a cambiare il tuo modo di pensare e di conseguenza il tuo approccio alla vita, potrai definirla davvero “mia” e puoi inoltre acquisire metodi e modelli a cui ricorrere per superare i momenti difficili.

Come migliorare la propria vita con i corsi di The Mind of the Child

L’istituto The Mind of the Child ha studiato diversi corsi che possono aiutarti a dare una svolta positiva alla tua vita:

  • The Mind- è un corso per aiutarti a ritrovare il tuo equilibrio partendo proprio da te stesso. Si tratta di un percorso innovativo indicato per tutti coloro che si sono posti come obiettivo la propria crescita personale. Se deciderai di prendere parte a questo corso ne uscirai sicuramente più forte, più fiducioso, più consapevole della grande persona che sei.
  • Ri-comincio da me  è un corso di crescita personale davvero straordinario al termine del quale avrai in mano gli strumenti del Coaching per ottenere risultati e cambiamenti positivi in ogni ambito della tua vita.
  • Obiettivi – è il corso che può aiutarti a definire con chiarezza i tuoi obiettivi, lavorando sulle ragioni che oggi ti impediscono di raggiungerli e studiando azioni e strategie per ottenere ciò che desideri.

I corsi di The Mind of the Child Coaching School sono riconosciuti ai sensi della Legge Italiana 4/2013. Viene inoltre esercitato in collaborazione con la Society of NLP, l’UNICA Organizzazione Internazionale fondata da Richard Bandler e John Grinder, creatori della PNL, un controllo di qualità sui programmi e sui materiali didattici divulgati e ne vengono certificati i livelli di specializzazione.
I contenuti formativi dei corsi ed i relativi esami finali sono riconosciuti ai fini dell’iter di certificazione come Coach Professionista dalla ANPCP – Associazione Nazionale Professionale di Coaching e PNL.

Cosa vuoi migliorare della tua vita? Parti da qui

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Corsi motivazionali: cosa sono e in cosa differiscono dai corsi di coaching

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Cosa sono i corsi motivazionali?

C’è una forza in ognuno di noi, che potremmo paragonare a un motore acceso, capace di condurci verso la realizzazione dei nostri obiettivi, senza desistere mai. La motivazione è un’importante risorsa su cui possiamo contare, alimenta la fiducia in noi stessi ed è strettamente connessa con le emozioni. Potremmo definirla come la molla che ci spinge all’azione. Si tratta quindi di un fattore molto importante, necessario se vogliamo intraprendere un nuovo percorso. Ma cosa accade quando incontriamo degli ostacoli? Cosa fare quando le buone intenzioni vacillano?
Talvolta la motivazione sembra venire meno, o forse non abbiamo più la capacità di ascoltarla. In questi casi può essere necessario un aiuto esterno, qualcuno che ci aiuti a risintonizzarci sul nostro focus. I corsi di motivazione personale e anche corsi motivazionali aziendali, sono nati proprio per questo e hanno avuto il loro boom negli anni’80. È proprio in quel periodo che anche qui in Italia è aumentata a dismisura l’offerta di corsi motivazionali che ricalcavano di molto il modello americano, in particolare quello di Anthony Robbins, autore di molti best sellers e coach di alcuni personaggi di spicco e celebrità. Per i più il messaggio era questo: “se il metodo funziona per loro, andrà bene anche per me, quindi perché non provare?”

Il grande spettacolo dei corsi motivazionali

Un corso di motivazione veniva presentato al pari di un grande evento. In una location spettacolare si riunivano manager, imprenditori, semplici dipendenti, tutti insieme e allo stesso livello per vivere una giornata unica nel suo genere, capace di cambiare la loro vita. Un modello che viene riproposto anche oggi.
Per molte persone i corsi di motivazione personale sono stati utili a rafforzare la loro auto efficacia, il concetto di fare qualcosa per sé stessi, è giusto, come è giusto desiderare un lavoro migliore, una relazione gratificante o qualsiasi altra cosa si possa desiderare. Il punto però è come raggiungere concretamente questi obiettivi.
Siamo tutti essere umani, reagiamo agli stimoli, possiamo provare delle sensazioni forti dopo aver visto un video toccante o aver vissuto un’esperienza coinvolgente. Le persone che partecipano a dei corsi motivazionali sono entusiaste e lo sono in misura maggiore se il protagonista sul palco è in grado di coinvolgerle: musica, immagini, colori, tutto contribuisce a rendere unica una giornata simile.

Il limite di questo modello

Senza dubbio si provano emozioni bellissime…per quanto? Quanto dura lo stato di benessere generato da uno di questi corsi di motivazione? Se hai frequentato un corso motivazionale forse avrai capito che finito l’effetto scenico, superati i contenuti spettacolarizzati che lì per lì ti hanno fatto stare bene, poco è rimasto. L’energia ritrovata, la carica, si sono pian piano spente quando sei stato nuovamente risucchiato dalla routine quotidiana. Nel corso di motivazione avevi definito degli obiettivi e questo va benissimo, ma ti è stato spiegato come raggiungerli concretamente? La motivazione è la molla che spinge ad agire e a perseguire i nostri sogni, ma viene meno se mancano disciplina, auto-consapevolezza, progettualità. Il grande limite dei corsi di motivazione è proprio questo: viene affrontato il miglioramento personale da un punto di vista limitato, utilizzando un metodo efficace solo parzialmente. L’euforia svanisce nel breve periodo, quando si scontra con i problemi che nascono successivamente e che non si sanno affrontare. Il risultato? Si ritorna alle vecchie abitudini.
A questo punto avrai capito che la motivazione è il là che ti consente di partire, ma per andare lontano devi necessariamente definire una strategia. È qui che interviene il Coaching.

Differenza tra un corso motivazionale e un corso di Coaching
corsi motivazioni che cosa sono

A cosa serve la formazione motivazionale se non ti spiega come raggiungere i tuoi obiettivi? Per focalizzare i tuoi obiettivi hai bisogno di qualcuno che ti guidi, che ti porti a compiere delle scelte senza fornirti ricette miracolose, ma aiutandoti a sfruttare le grandi risorse che hai dentro di te. Un coach fa proprio questo: ti fornisce gli strumenti per migliorare la tua situazione attuale ed andare verso il Risultato che desideri.
La formazione motivazionale è stata descritta in passato come la ricetta giusta per “autoricaricarsi” e prendere il via verso una nuova vita, più soddisfacente e felice. La realtà è che spesso gli effetti di un corso di motivazione si esauriscono nel breve periodo. La motivazione termina perché si lavora su cosa vuoi ma non su cosa ti ha impedito fino ad oggi di raggiungere l’Obiettivo che desideravi. I blocchi, i timori e le paure devono necessariamente essere rimossi affinché il Risultato e la motivazione restino nel tempo. È questa la principale differenza tra un corso motivazione e uno di Coaching.

Il Coaching è un metodo che può farti raggiungere di risultati concreti

Il lavoro di un Coach è generativo e definitivo, un corso motivazionale lavora sulla motivazione che potrebbe però nel tempo scemare. Prova a pensare la tua vita come una retta divisa in passato, presente e futuro: il Coaching ottiene risultati straordinari perché non si concentra sul passato, sui problemi o sulle difficoltà, ma pone attenzione sulla tua situazione attuale e per condurti verso il tuo futuro. Dove vuoi andare? Cosa vuoi ottenere? Che persona vuoi diventare? Definire cosa vuoi ve bene, ma è altrettanto importante capire perché lo vuoi e perché fino ad oggi sembra esserti sfuggito. Hai una responsabilità in tutto questo, ecco perché devi ripartire da te stesso se vuoi contare su una motivazione costante per costruire un futuro migliore.
Il coaching lavora sulle limitazioni che ti impediscono di sfruttare il tuo enorme potenziale, le risorse che già hai e che sono dentro di te, per farti raggiungere i tuoi obiettivi. La distanza che ti separa da essi è solo nella consapevolezza dello sconfinato potere che hai dentro di te. Il coaching ti aiuta a superare problemi e difficoltà, ti aiuta a considerarli come situazioni che ti rendono più forte, dalle quali puoi ripartire con uno slancio maggiore.
corsi motivazionali autorealizzazione

Si tratta di una metodologia che si concentra sulle soluzioni, individuando nuove strategie di pensiero e di azione: le potenzialità umane sono risorse uniche e preziose, eppure la maggior parte di noi le ignora. Imparare a riconoscerle e a valorizzarle può aiutarti a migliorare la tua vita in ogni ambito, dal sociale, al lavoro, alle relazioni, aumentando il tuo livello di serenità e benessere.
Puoi usare queste risorse per conoscerti meglio, per dare una svolta positiva alla tua vita, per cambiare lavoro, migliorare i tuoi risultati in ambito sportivo. Se vuoi dare una svolta alla tua esistenza investi su te stesso e libera il tuo grande potenziale.

I corsi di Coaching di The Mind of The Child

L’Istituto The Mind of Child, diretto dalla Coach di fama internazionale Alessia Mortilla, è una scuola di Coaching che ti offre un’opportunità davvero unica per avvicinarti al Coaching, ovvero quella di prendere parte a dei corsi che potranno fornirti gli strumenti per mettere a fuoco te stesso, le tue responsabilità per raggiungere risultati concreti e positivi nelle aree della tua vita che più ti stanno a cuore.
Se vuoi mettere insieme i pezzi della tua vita e creare uno straordinario puzzle in cui ogni pezzo è in armonia con gli altri e con il contesto, non esitare a contattarci.
Anche in questo momento, in cui siamo chiamati a mantenere le distanze, siamo lo stesso al tuo fianco, sfruttando tutte le possibilità offerte dalla tecnologia. Puoi seguire un nostro corso online in 5 appuntamenti settimanali semplicemente acquistando il libro di Alessia Mortilla “The Mind of the Child – Alla scoperta del bambino che è in te”.

Scrivi subito a info@themindofthechild.com oppure chiama il Numero Verde 800034259!
#noisiamoacasaconte #noisiamoinaziendaconte
I contenuti formativi dei corsi ed i relativi esami finali sono riconosciuti ai fini dell’iter di certificazione come Coach Professionista dalla ANPCP – Associazione Nazionale Professionale di Coaching e PNL

 

Qual è la differenza tra Coaching e counseling?

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La differenza tra Coaching e Counseling esiste: ecco qual è

Quali sono le differenze tra Coaching e Counseling? Sull’argomento c’è molta confusione, queste discipline infatti vengono considerate da molti validi strumenti di auto-aiuto, ma pochi riuscirebbero a dare una definizione univoca di entrambe. Il problema nasce anche a causa del comportamento di alcuni operatori del settore, che per allargare il bacino di utenza dei potenziali clienti, allargano la loro offerta formativa sconfinando spesso il loro reale ambito di competenza. Coaching e counseling presentano in realtà delle notevoli differenze, diversa è la formazione del professionista, diverso è l’approccio. Scopriamole insieme.

Quali sono le principali differenze tra Coaching e Counseling

 

  • La definizione

Il Coaching in Italia è una disciplina abbastanza recente nata negli Usa, negli anni ’80, in ambito sportivo per migliorare le performance degli atleti. L’allenatore stimolava l’atleta a migliorare la sua muscolatura, il Coach interveniva per sviluppare il suo potenziale umano a sostegno delle performance: “Coach” si traduce, non a caso con la parola “allenatore” o “carro-carrozza”. Questo metodo di sviluppo e formazione è oggi impiegato anche in ambiti diversi da quello sportivo poiché si fonda su una relazione di partnership tra Coach e cliente, focalizzandosi sulla scoperta e sulla valorizzazione delle potenzialità del singolo per raggiungere obiettivi e migliorare la qualità della vita del cliente.

Il termine counseling deriva dal latino cum solere, sollevare insieme. Già questo fa intuire molto su questo approccio in cui viene meno la figura del paziente che affida al counselor il suo malessere per superare un momento di difficoltà e individuare possibili risposte ai suoi problemi ma anche il counseling mira ad elevare la persona ad uno stato di benessere maggiore.

 

  • La formazione del professionista

Chi vuole operare come Coach Professionista deve formarsi presso una scuola di Coaching riconosciuta e accreditata. È necessario frequentare corsi di formazione specifici, scegliendo quelli che possono rilasciare attestazioni valide a livello nazionale e internazionale. La figura del Coach viene riconosciuta dalla legge n.4 del 2013, che disciplina le professioni non ordinate in ordini e collegi.

Per diventare counselor si deve frequentare un corso di tre anni, che può essere organizzato anche da istituti privati. Il counseling è una disciplina legata alla psiche e alla dimensione sociale: spesso infatti, chi intraprende questa professione ha studiato psicologia, psicoterapia o scienze sociali. È facile che la formazione del counselor si sovrapponga con quella dello psicologo o dello psicoterapeuta, anche per via delle tematiche molto delicate che questo professionista affronta.

 

  • Metodo ed efficacia

Il Coaching è un metodo di formazione orientato all’azione, è quindi molto pratico ed efficace: affronta il cambiamento e lo sviluppo in modo concreto, fattibile, verificabile e misurabile. È finalizzato a migliorare le performance della persona per consentirle di raggiungere degli obiettivi. Il Coach lavora in partnership con il cliente, non gli dice quindi cosa fare, ma permette al cliente di arrivare da solo a definire i suoi traguardi. Nel Coaching si lavora ponendo le domande giuste, stimolando la persona a focalizzarsi nel momento in cui si trova esplorando desideri ed emozioni, per arrivare alla definizione di obiettivi chiari. Individuato l’obiettivo si valutano le potenzialità dell’individuo che possono essere usate per perseguirlo e si elabora di conseguenza un piano di azione. Il Coaching è un metodo valido in tutti gli ambiti: personale, professionale, relazionale.

Il counseling è un rapporto di aiuto all’auto-aiuto. Attraverso interventi verbali e stimoli creativi mira a perseguire una qualità della vita migliore, relazionale, sociale e psicologica. Valorizza e sostiene le persone che ritiene responsabili della loro auto realizzazione. Il counselor aiuta il paziente a focalizzarsi nel momento presente, a ricercare e mettere in atto azioni responsabili, a valorizzare le sue risorse interne che sembrano smarrite.

Differenza tra Coaching e Counseling: conclusioni

Il Coaching e il Counseling condividono quindi un orientamento di base, la cui finalità è l’auto-realizzazione dell’individuo. La differenza tra Coaching e counseling è che nel primo l’intervento si focalizza sulle performance da raggiungere in considerazione dell’obiettivo finale, mentre nel secondo si concede alla persona l’opportunità di esplorare e fare chiarezza su quelli che possono essere modi di vivere migliori, in pratica non si individuano obiettivi, ma si creano le condizioni per far sì che la persona possa entrare in contatto con il suo io interiore e decidere in autonomia quale stile di vita perseguire.
Inoltre, il Coach, a differenza del Counselor, non si occupa di risolvere “disagi esistenziali di origine psichica”, come invece viene specificato nella definizione del counselor dalla Società Italiana Counseling.

Sei un counselor e vorresti ampliare le tue competenze? Puoi frequentare uno dei corsi organizzati dall’Istituto di formazione The Mind of the Child, diretto dalla Coach di fama internazionale Alessia Mortilla.
Ecco due esempi di corsi proposti dall’Istituto per iniziare:

  • Ri-comincio da me – un corso che ti consente di conoscere gli strumenti e le metodologie base del Coaching
  • Coach professionista al lavoro – un corso per acquisire gli strumenti del Coaching e capire come applicarli in ambiti differenti.
    Tutti i corsi del The Mind of The Child Coaching School sono riconosciuti ai sensi della Legge Italiana 4/2013.
    Informati subito per ampliare le tue competenze e la tua formazione!

Risolvere i problemi adolescenziali: tutte le potenzialità del Coaching

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Mamma e papà, è possibile risolvere i problemi adolescenziali!

L’adolescenza, si sa, è una fase della vita molto delicata: noi adulti ci siamo passati tutti, eppure quando diventiamo genitori abbiamo difficoltà a ricordare quello che abbiamo vissuto e le sensazioni che abbiamo provato. Entrare in contatto con i ragazzi e affrontare i problemi adolescenziali può di conseguenza essere molto complicato. In alcune situazioni la buona volontà non basta: serve un metodo. Se hai difficoltà a comunicare con tuo figlio in modo efficace, tenta un altro approccio: in alcune situazioni può invece essere fondamentale un intervento esterno.
Campanelli di allarme sono lo scarso rendimento o l’abbandono scolastico, la difficoltà ad ottenere risultati, tensioni nelle relazioni a casa o con gli amici. L’adolescenza non è una fase da sopportare in attesa che passi, piuttosto è una fase importantissima perché in questo momento i ragazzi definiscono i loro obiettivi, i loro interessi e stabiliscono relazioni scoprendo quelli che sono i loro punti di forza o di debolezza.
Si tratta insomma di un percorso di crescita personale che va seguito con attenzione, se vogliamo trasformare questi ragazzi in adulti realizzati e felici.
Il Coaching ad esempio, può essere lo strumento giusto per fare tutto questo.

Ecco in che modo il Coaching li affronta e risolve

Gli adolescenti pensano di poter fare tutto, hanno voglia di crescere e realizzarsi, si sentono adulti, anche se in realtà non lo sono ancora: stanno affrontando una fase di cambiamento sia fisica che caratteriale, stanno lottando per la loro indipendenza e una delle conseguenze è che talvolta il rapporto con i genitori diventa conflittuale.
Attraverso il Coaching sia i genitori che i ragazzi possono imparare a interpretare ciò che accade in modo utile e strategico, sviluppando un approccio potenziante. È un metodo molto pratico che parte dalla valutazione dell’individuo, alla scoperta dei suoi punti di forza che possono essere sfruttati per raggiungere obiettivi concreti. Il presupposto da cui parte proprio il Coaching per affrontare e risolvere i problemi adolescenziali è lo sviluppo delle attitudini e delle potenzialità dei ragazzi. Per aiutarlo a conquistare i suoi obiettivi con serenità si allenano i punti di forza dell’adolescente: in questo contesto viene valutato anche il fondamentale ruolo dei genitori che per i figli devono essere alleati e risorse.

Ma come mitigare il rapporto con i genitori?

Per superare il blocco di comunicazione si deve superare il famoso “conflitto generazionale”. Questo passaggio non può avvenire ad opera dei ragazzi: deve essere compiuto dagli adulti che sono in grado di gestire il distacco tra le due generazioni. Il segreto per ottenere questo obiettivo è spostare il focus dai torti e dai conflitti, alle ragioni e alla comprensione. Un Coach può quindi intervenire aiutando l’adolescente a capire chi è davvero, quali sono i suoi punti di forza, a definire i suoi obiettivi e a spiegargli come raggiungerli. Ma può anche aiutare i genitori a sviluppare un rapporto empatico con i proprio figlio grazie al quale aiutarlo e sostenerlo in questa fase delicata della vita e aiutarlo a diventare un adulto equilibrato e consapevole delle proprie capacità.

Cosa può fare per voi The Mind of the Child Coaching School

Per aiutare tuo figlio a risolvere i suoi problemi adolescenziali hai due strade:

  • puoi richiedere una consulenza ad un Coach che vi segua in esclusiva
  • partecipare ai corsi di Coaching.

Se vuoi trovare dei Coach professionisti e dei corsi che possano fare al caso vostro rivolgiti a The Mind of The Child Coaching School, diretta da Alessia Mortilla, la Coach che da 25 anni forma i Coach.

Ecco alcuni percorsi che possono fare al caso vostro:
– I AM più di un corso di Coaching online: uno straordinario percorso di vita lungo un anno intero in cui tuo figlio sarà affiancato da un suo Coach personale che lo guiderà verso i suoi obiettivi attraverso la risoluzione di tutte le sue problematiche.
Potenzialità, per capire come valorizzare le nostre risorse e sfruttarle per raggiungere obiettivi importanti.
My Life, il corso adatto per prendere coscienza di se stessi, degli obiettivi di vita, del modo migliore per raggiungerli.

Tutti i corsi dell’Istituto The Mind of the Child sono riconosciuti ai sensi della Legge Italiana 4/2013. I corsi di specializzazione in PNL sono riconosciuti e certificati dalla “Society of NLP”, l’UNICA Organizzazione Internazionale fondata dai creatori della PNL Richard Bandler e John Grinder per garantire la qualità nella formazione in PNL.

A cosa serve un corso di Programmazione Neurolinguistica

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Ecco le origini del primo corso di programmazione neurolinguistica

Se hai intenzione di frequentare un corso di programmazione neurolinguistica ecco qualche informazione utile per te. La PNL (Programmazione Neuro Linguistica) è una metodologia nata in California negli anni ’70 che si pone l’obiettivo di aiutare le persone a raggiungere i propri obiettivi attraverso il cambiamento dei pensieri e delle azioni intese come comportamenti. Più comunemente è definita come lo studio dell’esperienza soggettiva.
Fondatori della PNL sono stati il matematico Richard Bandler ed il linguista John Grinder: i due hanno studiato psicoterapeuti di successo per poterne identificare le caratteristiche in comune, nella convinzione di poter insegnare anche agli altri ad applicare gli stessi comportamenti e a pensare allo stesso modo.

Come funziona la PNL?

Il presupposto di base è che il comportamento umano si basa su una struttura che può essere appresa, cambiata, modellata. Tutti noi operiamo sulla base di “mappe” interne che usiamo per rappresentarci ed interpretare le esperienze esterne che viviamo ed il mondo. Tali mappe, o significati che attribuiamo a ciò che ci accade, sono frutto delle nostre esperienze personali ed anche del modo in cui percepiamo ciò che ci circonda. Ognuno di noi, ad esempio, usa in particolare uno dei cinque sensi come filtro principale per interpretare la realtà. Ci sono persone visive che danno importanza a ciò che vedono e ne portano con sé un’immagine, ci sono persone che danno molta importanza a ciò che sentono, sono gli auditivi e ciò che portano dentro sono principalmente voci e suoni, ci sono, infine, persone che percepiscono della realtà circostante traendone una sensazione che guida quello che dicono e fanno, sono i cinestetici.
Ci sono poi le convinzioni maturate nel corso del tempo che usiamo come guida e anche come mezzo di interpretazione spesso senza essere consapevoli che quello che rimandano indietro è una realtà soggettiva, non oggettiva.

“La mappa non è il territorio” è uno degli assunti più famosi della PNL: significa che a volte quello che per noi è in un modo nei fatti può essere diverso, e può non essere lo stesso anche per un’altra persona. In pratica siamo noi a dare valore o meno a ciò che accade, siamo noi a dare un significato a fatti, eventi e situazioni e lo facciamo attraverso i nostri filtri personali che variano da persona a persona. Cosa significa questo? Che imparando a cambiare modo di pensare e di agire possiamo ottenere risultati diversi, quindi potenziare le nostre capacità oppure superare problemi e situazioni difficili.

Perché frequentare un corso di programmazione neurolinguistica

Le premesse lasciano intuire la risposta: se metti in atto sempre le stesse azioni otterrai sempre gli stessi risultati, cambiando le azioni (e il modo di pensare) cambieranno anche i risultati. Se continui a persistere negli stessi atteggiamenti non puoi pensare di superare una crisi personale o professionale. Se desideri una vita diversa, ma continui a fare le stesse cose tutti i giorni, difficilmente la otterrai. Frequentando un corso di programmazione neurolinguistica puoi acquisire e fare tuoi gli strumenti di questa metodologia e applicarli nella tua vita personale o professionale e non solo: rappresenta anche una buona occasione per comprendere meglio te stesso, capire perché ti comporti in un determinato modo, ma anche quali sono le tue abilità che possono aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi.
Frequentando un corso di programmazione neurolinguistica puoi:

  • imparare ad evitare le tue trappole mentali,
  • a superare il senso di smarrimento,
  • a definire un nuovo te stesso
  • capire come diventare la persona che vuoi essere,
  • imparare a definire cosa è veramente importante e cosa lo è meno, ridefinendo in modo corretto i pensieri che oggi ti conducono in trappole mentali causandoti stress e preoccupazioni.

Frequentare il corso di PNL per farne una professione

Puoi frequentare un corso di programmazione neurolinguistica per apprendere le tecniche della PNL o anche per fare della PNL una professione. In questo caso devi assicurarti che il corso ti consenta di ottenere una certificazione valida rilasciata da una organizzazione internazionale di PNL. Organizzazioni internazionali come la Society of NLP di cui fa parte anche Richard Bandler, forniscono delle linee guida a cui i contenuti dei corsi possono allinearsi ma solo i trainer formati da queste organizzazioni sono autorizzati a rilasciare i certificati che ne attestano il livello conseguito. Ricorda poi che un corso di programmazione neurolinguistica della durata di uno o due giorni è un corso introduttivo che non dà diritto ad alcuna certificazione: per ottenerla devi frequentare un corso di almeno 7 giorni, come imposto dalla Society of NLP.

Frequentando i corsi organizzati dalla The Mind of the Child School puoi ottenere due certificazioni valide a livello internazionale:

  • la Licensed Practitioner on NLP
  • la Licensed Master Practitioner on NLP

Come avrai capito non tutti gli istituti sono abilitati al rilascio di tali certificazioni. Il Corso Practitioner in PNL è un primo livello di specializzazione in programmazione neuro linguistica, che ti consente di conoscere e mettere in atto le principali metodologie. Più avanzato è invece il corso PNL Master Practitioner che ti permette di acquisire maestria negli strumenti della PNL.

Questi corsi sono tenuti da Alessia Mortilla, Direttore della Formazione e della Qualità dell’istituto The Mind of the Child School e Coach con 25 anni di esperienza alle spalle. Tutti i corsi organizzati da questo Istituto sono riconosciuti a livello ufficiale dalla legge italiana 4/2013 e insieme alla Society of NLP viene esercitato un controllo qualità sui programmi e sui materiali didattici attestandone i livelli di specializzazione.

psicologia e coaching

Qual è il rapporto tra psicologia e Coaching?

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Cosa lega e cosa divide psicologia e Coaching

Per capire dove sono e dove voglio arrivare nella mia vita, mi rivolgo ad un psicologo o ad un life Coach? Sono diverse le persone che si pongono questa domanda e la cosa non sorprende affatto visto che per alcuni il rapporto tra psicologia e Coaching può essere poco chiaro. 

Psicologia e Coaching sono due discipline differenti, ben definite, che talvolta vengono però confuse e sovrapposte. Diversi sono i metodi, diverso è il tipo di formazione del professionista, diverso è il cammino che si intraprende scegliendo una delle due strade. L’obiettivo è però lo stesso: migliorare la vita delle persone. Ecco perché talvolta gli psicologi scelgono di integrare e arricchire le loro competenze acquisendo anche quelle del Coaching.

In cosa si differenziano psicologia e Coaching

 1. Il percorso

I terapisti hanno conseguito una laurea specialistica e sono abilitati dallo Stato. La psicologia è detta anche terapia della parola: lo psicologo parla con l’assistito, cerca di capirne i pensieri, i comportamenti e lavora per ottenere risultati nel lungo periodo. Intraprendere un percorso di questo tipo significa quindi impegnarsi per diverso tempo.

Diverso è il caso del Coach: questa figura professionale è stata riconosciuta dalla Legge n. 4 del 2013 che disciplina le professioni non ordinate in ordini e collegi. Per diventare Coach è necessario frequentare dei percorsi formativi specifici, avendo l’accortezza di scegliere quelli che possono rilasciare certificazioni riconosciute, sia a livello nazionale che internazionale, dalle principali Associazioni del settore.

 2. Il metodo

psicologia e coaching

Il Coaching ha un approccio molto più diretto, non scava nel passato come la psicologia, parte invece dal presente considerandolo un momento importante per iniziare un percorso finalizzato a raggiungere degli obiettivi ben precisi nel futuro.

 3. Il rapporto con il paziente-cliente

Tra psicologo e paziente si stabilisce una relazione terapeutica finalizzata alla riduzione di alcuni sintomi e alla modifica di alcuni tratti della personalità al fine di favorire il miglioramento dell’individuo e il suo stato di benessere.

Con il Coach invece si stabilisce una partnership: svolge un ruolo di guida, ma il protagonista è il cliente, è lui a stabilire la direzione, a definire il punto di arrivo. Il Coaching è un metodo che mira ai risultati che possono essere raggiunti facendo chiarezza sugli obiettivi e sui mezzi per conseguirli.

 4. Lo scopo

A differenza dello psicologo che individua l’elaborazione di uno o più problemi, il Coaching accompagna verso una meta e nel fare questo, al posto di focalizzarsi sulla risoluzione del problema che genera sofferenza, si concentra sul futuro desiderato da raggiungere grazie a un miglioramento delle performance personali, forti di una maggiore consapevolezza delle proprie potenzialità e risorse.

Mentre la psicologia si concentra sul disagio vissuto, elabora il passato, analizza, lavora sulla personalità, il Coaching rafforza il desiderio di arrivare all’obiettivo prefissato alimentando le emozioni positive a sostegno di tale impresa. Nel Coaching la persona ha quindi un ruolo da protagonista, sceglie in autonomia cosa fare e dove andare, potendo contare sulla guida del Coach.

 5. Il ruolo

È differente quindi anche il ruolo di chi si approccia a percorsi di psicologia e Coaching. Nel primo caso ci troviamo di fronte a qualcuno che chiede aiuto per superare una determinata situazione che genera angoscia, nel secondo caso troviamo invece qualcuno proiettato sul futuro che ha voglia di evolversi e andare avanti predisponendo piani di azione concreti che partono dal presente. Da un lato abbiamo quindi persone con problemi, dall’altro persone con obiettivi. 

Il coaching funziona?

psicologia e coaching

Il Coaching è un metodo che funziona? Valutarne l’efficacia è molto semplice: basta misurare il raggiungimento degli obiettivi, la soddisfazione personale, il miglioramento delle performance. Da obiettivi oggettivamente verificabili si può quindi appurare la validità del metodo e l’operato del Coach. E tutto questo in un periodo di tempo molto inferiore a quello richiesto da un percorso psicologico.

Nel nostro Paese c’è molta curiosità verso il Coaching: più che altro c’è il desiderio di provare il metodo per capire se funziona davvero. Negli Stati Uniti il metodo è molto più diffuso e sono molte le connessioni tra psicologia e Coaching. Ad onor del vero bisogna però sottolineare che in Italia la maggior parte delle persone che si iscrive a corsi formativi per diventare Coach proviene da altri settori professionali: in molti intraprendono questo percorso per fare propri i metodi del Coaching e applicarli nel proprio ambito lavorativo, tra queste persone troviamo anche tanti psicologi.

In futuro possiamo ipotizzare una connessione sempre più stretta tra psicologia e Coaching, al pari di quanto avviene in altri Paesi.

Sei un psicologo e vuoi ampliare il tuo bagaglio culturale? Se vuoi saperne di più e fare tuoi i metodi del Coaching puoi frequentare i corsi della scuola di Coaching dell’Istituto di Formazione The Mind of the Child, diretta da Alessia Mortilla.

Ecco due corsi per iniziare:

  • Ri-comincio da me – due giornate per conoscere gli strumenti e le metodologie base del Coaching
  • Sviluppo delle potenzialità – un corso di una giornata in cui ti verrà spigato come valorizzare le tue potenzialità per migliorare la tua vita e costruire il tuo benessere

Tante sono però le opportunità di formazione studiate da The Mind of the Child, a te la scelta del migliore!

coaching scolastico

Coaching scolastico: come migliorare il rapporto con gli alunni

Redazione No Comments

Ecco come il Coaching scolastico può aiutarti ad essere un insegnante migliore

Per molto tempo si è ritenuto che il dovere di un insegnante fosse esclusivamente quello di trasmettere informazioni nozionistiche ai suoi alunni. I cambiamenti che hanno investito la società hanno coinvolto ovviamente anche la scuola, prima di esclusivo appannaggio delle classi più ricche, oggi considerata da molti come mezzo di riscatto sociale.

La cultura è la chiave di volta per ottenere molti buoni risultati, il nuovo ruolo del docente è mutato da semplice depositario del sapere assoluto a guida propositiva, il cui compito non deve essere quello di asservire gli alunni ad un metodo o ad una metodologia, bensì quello di riuscire a tirare fuori il loro valore. Si tratta di un compito assai arduo in un mondo come quello attuale dove i ragazzi sono soggetti a molti stimoli spesso fuorvianti e mai come prima esprimono la necessità di trovare una guida che sia davvero valida. La scuola è il primo luogo al di fuori della famiglia in cui le giovani vite si formano, e l’insegnante può svolgere un ruolo fondamentale accompagnando i ragazzi verso l’età adulta. Le università però non preparano i nostri docenti da questo punto di vista, non spiegano loro come approcciarsi con gli alunni, come riuscire a tirare fuori il loro potenziale per trasformarli in persone di successo.  Per questo è nato il Coaching scolastico.

A cosa serve il  Coaching scolastico e come ti aiuta a migliorare il rapporto con gli alunni

coaching scolastico

Se lavori nel mondo della scuola lo sai bene: insegnanti ed educatori possono essere per gli alunni una fonte per la loro crescita oppure possono rappresentare una limitazione alle loro potenzialità. Ogni educatore o insegnante programma inconsciamente i suoi alunni, talvolta li condiziona in modo negativo senza averne l’intenzione. Tutto questo avviene tramite la comunicazione e tramite i comportamenti adottati verso i ragazzi. Attraverso i rimproveri o gli elogi il bambino crea la sua immagine di se stesso e anche delle persone che gli sono accanto, costruisce la sua idea del mondo.

Ognuno di noi, poi, è diverso dagli altri e speciale nella sua singolarità ma spesso gli insegnanti cadono nell’errore di uniformare l’offerta formativa, penalizzando gli alunni che rispondono male a tale approccio. Eppure basta poco per entrare in empatia con gli altri, per riuscire a capire come rapportarsi con gli alunni per valorizzare il loro potenziale anziché limitarlo.

Se il tuo desiderio è quello di essere una guida valida per i tuoi alunni, se vuoi scrivere nella loro vita in modo positivo devi intervenire con nuovi strumenti e nuove conoscenze e in questo il Coaching può esserti di aiuto. Il Coaching scolastico può aiutarti ad affrontare ogni fase dello sviluppo: dall’infanzia, passando per l’adolescenza fino all’età adulta. In ogni momento della loro vita i ragazzi hanno bisogno di cose differenti, ai più piccoli servono regole, esempi da seguire, i più grandi hanno bisogni di modelli a cui ispirarsi.

Ecco quindi cosa può fare il  Coaching scolastico per te:

  • aiutarti nel tuo ruolo di educatore, fornendoti strumenti e metodologie per tirare fuori il meglio dai tuoi ragazzi sfruttando emozioni positive come gioia e passione che rappresentano per loro forti spinte motivazionali;
  • farti crescere come persona per imparare a comprendere i comportamenti e le motivazioni dei tuoi alunni, in moto tale che tu sia pronto a risolvere disagi e conflitti nel modo migliore possibile.

Ecco l’unica associazione in Italia che si occupa di coaching scolastico   

coaching scolastico

Come insegnate puoi fare la differenza nella vita dei tuoi alunni, ma anche nella società intera visto che i ragazzi di oggi saranno gli adulti di domani. Se vuoi intraprendere un percorso formativo di  Coaching scolastico puoi rivolgerti all’Associazione Children and Family Coaching Onlus, la prima e unica in Italia che opera in ambito familiare e scolastico applicando i metodi del Coaching e della PNL al fine di aiutare genitori ed insegnati nel svolgere al meglio il loro ruolo.

Si tratta di un progetto speciale, senza dubbio innovativo, studiato da Alessia Mortilla che da oltre un ventennio lavora come Coach per migliorare la vita delle persone.

Grazie ai corsi di Coaching scolastico di Children and Family Coaching Onlus puoi:

  • sviluppare le tue potenzialità di insegnante;
  • acquisire strumenti innovativi per svolgere al meglio il tuo lavoro;
  • imparare come adeguare il tuo metodo di insegnamento allo stile di apprendimento dei singoli alunni;
  • capire come aiutare i tuoi alunni a sviluppare la loro autostima e indipendenza;
  • migliorare le performance del gruppo classe;
  • gestire situazioni difficili come bullismo o disaffezione scolastica;
  • educare i ragazzi alla responsabilità evitando pericoli come alcole e droghe.

L’Istituto The Mind oh The Child investe ogni anno il 10% del fatturato nello sponsorship dell’Associazione Children and Family Coaching Onlus e grazie a questo ogni anno gli strumenti del Coaching sono resi fruibili a migliaia di bambini, genitori ed educatori a cui viene regalata la possibilità di attingere gratuitamente alla conoscenza del Coaching e della PNL.

Se vuoi sapere come sfruttare questa opportunità visita il sito e scopri come partecipare.

 

perche ho scelto i am

Perché ho scelto I AM?

Redazione No Comments

I AM nasce da un sogno, come tutto quello che faccio.

Prima che qualcosa diventi realtà nella nostra vita, sogniamo e immaginiamo.

Io lo faccio sempre.

Il primo motivo per cui lo faccio è per verificare se quel desiderio che provo fa battere il mio cuore e suscita in me tutte quelle straordinarie emozioni che mi piacerebbe provare quando qualcosa accade nella mia vita.

Il cervello funziona così. Processa per immagini e a quelle immagini associa emozioni.

Se quelle che provi immaginando quel che accadrà, sono quelle che vorresti provare allora vale la pena impegnarti per trasformare quel sogno in realtà.

Questo è il parametro che uso sempre quando penso di realizzare qualcosa di nuovo.

Quando ho immaginato I AM ho pensato a qualcosa che fosse davvero una novità in questo Paese e che portasse ad un grande numero di persone quei risultati che ancora desideravano e che faticavano a trasformare concretamente.

Il cuore ha iniziato a battermi forte e le emozioni che solo l’idea mi ha fatto provare erano proprio quelle che mi aspettavo. Per cui ho deciso che ne valeva la pena.

Ma per tutte le persone? No, solo per quelle disposte davvero a fare qualcosa di concreto piuttosto che aspettare che dal cielo “piova” qualcosa che cambi in meglio la propria vita.

Io nella mia vita ho fatto così. Ho creduto, fatto sacrifici, lottato e lottato ancora per quello che volevo e ho investito tempo, risorse e soldi.

Un giorno ho scelto di rendere questa “ricchezza” di sapere e strumenti alle persone che incontravo lungo la mia strada. Solo a quelle disposte a fare, però, per prime qualcosa per cambiare la propria vita.

Da venticinque lunghi anni aiuto, supporto e guido persone, sistemi e organizzazioni ed una cosa è certa e provata: solo chi è disposto a fare qualcosa davvero di concreto cambia, migliora e festeggia risultati.

Ho creato I AM come progetto rivolto al sociale, cioè alla società. Quella società di cui tutti facciamo parte e nella quale solo pochi riescono a realizzare ciò che sognano.

Quello che ho deciso di offrire è un percorso immenso, lungo un intero anno, un percorso del valore economico che supera tra formazione, coaching individuale ed il conseguimento di 3 master i venti mila euro.

A chi ho deciso di concederlo?

A tutti piacerebbe averlo, ovviamente. Ma chi farà parte di I AM saranno tra milioni di persone dai 16 anni in su e migliaia di candidati solo mille prescelti, che per requisiti, motivazione e caratteristiche ci dimostreranno di voler fare qualcosa quest’anno che mai sono stati disposti a fare prima.

Noi abbiamo deciso di investire per un anno intero su di loro, trasferendo ciò che possediamo per condurli a due grandi obiettivi: raggiungere i risultati che desiderano e superare le difficoltà che hanno impedito loro di farlo.

Io ci metto “la faccia”. Vuol dire tutta me stessa. E lo faccio perché ho realizzato I AM con questo unico obiettivo. Trasformare quei sogni, delle persone come me, in realtà.

E aggiungerei con la stessa fermezza:

Non candidarti se non hai tempo e non vuoi risolvere questa situazione.

Non candidarti se non hai voglia di fare e di impegnarti.

Non candidarti se decidi ancora di scaricare le responsabilità di come va la tua vita ad altri o ad altro.

Non candidarti se pensi che l’unico motivo per cui hai difficoltà a lavoro o nella tua azienda sia la crisi.

Non candidarti se stai aspettando che qualcuno ti capisca e tu continui a fare sempre le stesse cose senza pensare di capire e cambiare per primo.

Sono molto congruente nel guidare le persone a trasformare i sogni in realtà, anche partendo da zero e con altrettanta congruenza voglio in I AM solo persone davvero motivate a fare ed essere finalmente la differenza quest’anno.

Noi ci crediamo e lo facciamo.

Alessia Mortilla

 

family coaching

Cos’è il Family Coaching e perché può esserti utile

Redazione No Comments

Raggiungere l’armonia in famiglia con il Family Coaching

Essere genitori è bellissimo, ma non è affatto semplice. I figli infatti sono un dono meraviglioso che riempie e stravolge la vita e nulla è più come prima dal momento in cui arrivano a formare una nuova famiglia. Se stai leggendo questo articolo probabilmente ti stai interrogando sul tuo ruolo di genitore e di educatore: magari le convinzioni che avevi una volta sono cambiate quando hai iniziato a confrontarti con la realtà, stai cercando di fare del tuo meglio, eppure qualcosa ti sfugge. Difficoltà e incomprensioni talvolta prendono il sopravvento, oppure vi trovate come famiglia a dover affrontare momenti di difficoltà che minano l’armonia tra di voi.

A nessuno di noi è stato consegnato un manuale di istruzioni insieme all’arrivo di un bambino, se poi davvero esistesse nemmeno sarebbe uno strumento utile perché sarebbe un elenco di regole generali che mal si adatterebbero ai casi particolari.

Ognuno di noi è unico e come tale deve essere considerato.

Nell’educare i tuoi figli siamo sicuri che stai svolgendo questo compito al meglio delle tue possibilità, almeno di quelle che conosci al momento. Anche se vuoi solo il bene per loro, in alcune situazioni potresti “programmarli” inconsciamente e condizionarli negativamente, e questo può avvenire fino al momento in cui decidi di intervenire acquisendo nuove conoscenze e nuovi strumenti. In questo può esserti di aiuto il Family Coaching e ti spieghiamo il perché.

A cosa serve il Family Coaching e come potrebbe migliorare la tua vita

family coaching the mind of child

Il modo in cui ti comporti, il modo attraverso il quale comunichi con i bambini, può essere per loro fonte di motivazione oppure può causare un turbamento o un condizionamento emotivo: i tuoi figli formano la propria idea di sé stessi attraverso gli insegnamenti e i rimproveri che rivolgi loro. A volte gli adulti inconsapevolmente trasmettono parole e adottano comportamenti che formano le basi per delle convinzioni limitanti nei più piccoli: ecco perché è importante gestire bene ogni fase di crescita che tu e i tuoi figli attraversate insieme, dall’infanzia, fino all’età adulta.

I tuoi figli possono diventare adulti davvero in gamba e molto dipende da te.
Hai una grande responsabilità, e questo lo sai già.

Il Family Coaching può aiutarti a gestire ogni fase della crescita e dello sviluppo del vostro rapporto. Il Coaching è un metodo che invece di concentrarsi sui problemi mira alle soluzioni più adatte grazie ad un percorso di scoperta e valorizzazione delle potenzialità individuali. Il Coach può aiutarti a trovare nuove strade, nuove modalità di approccio per affrontare una crisi o gestire al meglio una situazione. Grazie all’ascolto e al lavoro reciproco i componenti della famiglia possono costruire un nuovo e più solido equilibrio. Il Family Coaching quindi si concentra sulla comunicazione all’interno della famiglia, sull’ascolto reciproco, sulla capacità di ognuno di influenzare gli altri.

Family Coaching: ecco qual è l’unica realtà in Italia ad occuparsene

family coaching the mind

Se vuoi fare la differenza nella tua vita, e vuoi fare la differenza nella vita dei tuoi figli, puoi rivolgerti alla Children and Family Coaching Onlus, la prima Associazione in Italia che opera in ambito familiare e scolastico usando il Coaching e la PNL per aiutare i giovani, i genitori e gli educatori a migliorare i loro rapporti, la loro comunicazione e a sviluppare le loro potenzialità come singoli ma anche come membri di un contesto più ampio e interconnesso.

Si tratta di un progetto innovativo, nato da un’idea di Alessia Mortilla, Coach che da quasi vent’anni è impegnata nella crescita e nel miglioramento della vita delle persone.

L’Associazione è quindi impegnata nel:

  • fare emergere le incredibili potenzialità di ogni individuo in ambito familiare, scolastico, nelle relazioni e nel benessere complessivo dei giovani;
  • stabilire standard di eccellenza nella creazione delle relazioni e della crescita dei singoli e dei nuclei affettivi e formativi.

Si tratta di un progetto unico nel suo genere, nato da un profondo ed attento studio, finalizzato a fornire ai genitori ed agli educatori gli strumenti adatti per comunicare con i bambini e formarli al meglio.

L’Istituto The Mind of The Child investe il 10% del fatturato per lo sponsorship di Children and Family Coaching Onlus: grazie a tale impegno ogni anno gli strumenti del Coaching sono fruibili per centinaia di scuole e associazioni sportive, ciò significa che a migliaia di bambini, genitori ed educatori viene regalata la possibilità di attingere gratuitamente alla conoscenza del Coaching e della PNL per costruire un futuri di successo e di felicità.

Nessun’altra Associazione offre una simile opportunità, scopri subito come partecipare e inizia a scrivere un nuovo capitolo della storia della tua famiglia!

come sviluppare il proprio talento

Cinque consigli utili su come sviluppare il proprio talento

Redazione No Comments

Ecco come sviluppare il proprio talento e sfruttarlo per raggiungere obiettivi concreti

Definiamo il talento come una capacità, un’abilità innata che rende speciale una persona. Il problema è che molto spesso chi è dotato di un talento particolare non è in grado di riconoscerlo e quindi di apprezzarlo. Dal momento che in molti casi il talento non viene coltivato o allenato a sufficienza, è opportuno comprendere come sviluppare il proprio talento. In altri casi, anche chi è dotato di una qualche abilità la esprime in maniera spontanea, quasi senza rendersene conto: per questo è necessario conoscersi e comprendere come sviluppare appieno le proprie potenzialità. Senza dimenticare che in altre situazioni ancora la consapevolezza del proprio valore esiste, ma a essere assente è la forza necessaria per tirarlo fuori e sfruttarlo per realizzare i propri desideri.

Come sviluppare il proprio talento e conoscere le proprie potenzialità inespresse

Nei tempi antichi il talento veniva considerato come un’entità che racchiudeva un immenso valore da cui potevano nascere ricchezza, desiderio o comunque qualcosa di positivo. Possiamo dire che il talento è un’inclinazione, un’attitudine naturale, ma le capacità si acquisiscono nel tempo con le esperienze e con le capacità possiamo mettere in atto comportamenti che conducono verso risultati concreti.

Esiste una differenza tra avere talento ed essere un talento? È una risorsa insita in ognuno di noi? Come sviluppare il proprio talento per usarlo al meglio? Proviamo a dare delle risposte. 

Come sviluppare il proprio talento in 5 punti

come sviluppare il proprio talento

  1. Segui le tue passioni. Tante persone oggi vivono soffocando le proprie abilità. I motivi sono diversi: alcuni sono oberati dalle incombenze quotidiane, altri sono limitati da convinzioni negative, magari ascoltano i consigli di qualcuno che li spinge a vivere una vita di risultati più concreti, visto che la loro passione è troppo difficile da perseguire. La consapevolezza di un valore invece spinge a sfruttarlo. Un talento, proprio come pensavano gli antichi, è una grande risorsa da cui possono nascere solo cose positive. Se hai un talento devi coltivarlo, farlo crescere, farlo emergere perché tutto ciò che ti tornerà indietro sarà bello e positivo.
  2. Credi davvero in te stesso, solo in questo modo puoi intraprendere un percorso preciso. Come si fa a credere nelle proprie capacità, diventando sordi a tutte le voci negative indotte da terzi che spingono a soffocarla? Il Coaching può essere una risposta. Il Coaching può fornirti gli strumenti utili per riconoscere, coltivare ed esprimere il tuo talento, adattandolo alla logica del fare e alla definizione dei tuoi obiettivi. Soprattutto, il Coaching ti permette di raggiungere gli obiettivi prefissati, ma di cui hai sempre avuto il timore della loro difficoltà. Per riconoscere il talento e comprenderlo, il Coaching parte dall’allenamento delle potenzialità dell’individuo. A questo puoi giungere prendendo consapevolezza di chi sei davvero, della tua unicità e partendo da questo punto ti spinge a prendere una direzione nel futuro, dritto verso il tuo traguardo.
  3. Elimina le paure. A volte il punto non è riconoscere il talento, ma eliminare le paure che impediscono di farlo emergere. Proprio così, talvolta sono i nostri timori a bloccare le nostre capacità. Riconoscere e superare i blocchi è quindi un punto fondamentale.
  4. Lavora sulla motivazione. L’espressione del talento può farti raggiungere il successo, ma a patto che sia strettamente connessa con una forte motivazione. La quotidianità ti porta a contatto con molte persone che potrebbero sminuire le tue capacità, potresti ritrovarti in contesti diversi dal tuo che nulla hanno a che fare con le tue abilità. Il rischio è quello di ritrovarti a vivere una vita che non desideri, a pensare con rammarico al tuo talento inespresso.
  5. Agisci. In quale direzione ti stai muovendo oggi? Cosa stai facendo per onorare le grandi abilità di cui sei dotato? Se ti senti insoddisfatto è il momento di cambiare rotta: con il Coaching tutti possono capire come sviluppare il proprio talento. Puoi acquisire una nuova consapevolezza di te stesso e comprendere la tua unicità, i tuoi punti di forza e come esprimerli.

Come sviluppare il proprio talento con i corsi di The Mind of the Child

Se impari a riconoscere il tuo talento e a usarlo, questa tua grande risorsa ti accompagnerà nella vita regalandoti il successo che meriti. Sta a te decidere, adesso.
Puoi far sì che le tue abilità rimangano silenti, oppure puoi agire per trasformarle in punti di forza. Non devi cercare risposte intorno, il talento è già parte di te. Dal talento nasce energia, passione, se lo curi ti condurrà dritto verso la realizzazione dei tuoi sogni.

The Mind of the Child ha studiato dei percorsi formativi che possono fare al caso tuo:

  • Sviluppo delle potenzialità è il corso rivolto a tutti coloro che vogliono prendere consapevolezza delle proprie potenzialità e sfruttarle per raggiungere degli obiettivi.
  • Sviluppo delle potenzialità avanzato è un corso per riconoscere e individuare le proprie potenzialità, per imparare ad usarle in ambiti differenti al fine di raggiungere benessere e felicità.
  • Obiettivi è il corso rivolto alle persone che mirano a potenziare le loro capacità per imparare a individuare i loro obiettivi e a raggiungerli.

Tutti i corsi dell’Istituto The Mind of the Child sono riconosciuti ai sensi della legge italiana 4/2013. Tutti i corsi di specializzazione in PNL sono riconosciuti e certificati dalla “Society of NLP”, che è l’unica organizzazione internazionale fondata da Bandler e Grinder, padri della PNL.

life coach Roma

Life Coach a Roma: come scegliere quello giusto

Redazione No Comments

Ecco perché un life coach a Roma può servirti

Il Life Coach è un professionista che può aiutarti a costruire un futuro ricco di successi, è una guida che ti insegna come superare i momenti difficili e superare gli ostacoli che si frappongono tra te e i tuoi obiettivi. Questa figura professionale opera nella sfera privata, possiamo paragonarla ad un personal trainer della mente.

Il suo compito è quello di aiutare le persone ad affrontare le sfide della vita rimodulando i loro atteggiamenti poco positivi e le loro convinzioni limitanti, preparandole ad affrontare nuove sfide con entusiasmo. Un Life Coach si occupa quindi di crescita e di benessere e il suo intervento è mirato e studiato in base alle personali esigenze dei clienti. 

Life Coach Roma: quando rivolgersi ad un professionista

Un Life Coach può intervenire in qualsiasi ambito della vita che possa essere percepito come problematico. Puoi rivolgerti a questo professionista per sistemare degli atteggiamenti poco costruttivi o carenti di leadership che nei fatti determinano la differenza tra una vita di successo e una sottomessa. Gli ambiti possono quindi essere differenti, ad esempio:

  • gestione familiare;
  • situazione economica;
  • relazioni di coppia o con altre persone;
  • educazioni dei figli;
  • un cambiamento da affrontare.

Grazie al suo aiuto puoi imparare a costruire una percezione mentale capace di darti più prospettive e quello che apprenderai sarà una risorsa che potrai sfruttare per tutta la tua vita. Non devi avere particolari problemi per rivolgerti ad un Life Coach a Roma, basta solo la tua volontà di migliorare te stesso e la tua esistenza tirando fuori il tuo enorme potenziale.

Life Coach a Roma: a chi rivolgersi

In Italia la professione di Coach è riconosciuta ufficialmente dalla Legge n. 4 del 14 gennaio 2013 che disciplina le professioni non ordinate in ordini e collegi. Per diventare un Coach è necessario intraprendere un percorso formativo mirato e anche se in Italia ci sono diversi Istituti che organizzano corsi per diventare Coach, è anche vero che non tutti sono allo stesso livello. A fare la differenza tra un corso e l’altro sono:

  • i trainer che formano gli allievi;
  • gli attestati e le certificazioni di PNL rilasciati;
  • la possibilità di ottenere certificazioni riconosciute a livello nazionale o internazionale.

life coach Roma 2

 

L’Istituto The Mind of the Child è abilitato alla formazione di Coach in Programmazione Neuro Linguistica e può fornire certificazioni in PNL riconosciute a livello internazionale.

Il percorso per diventare Coach in PNL prevede di 31 giornate formative, suddivise in 7 corsi con 250 ore di formazione, più 220 ore di tirocinio. Al termine sono previsti e 3 esami finali. Viene certificato sia l’intero percorso che il singolo corso frequentato. L’Istituto The Mind of The Child inoltre esercita insieme alla Society of NLP il controllo di qualità sui programmi e sui materiali didattici diffusi e ne certifica i livelli di specializzazione.

  • Tutti i corsi della The Mind of the Child School sono riconosciuti ai sensi della Legge Italiana 4/2013;
  • i programmi e gli esami finali sono riconosciuti alla Associazione Nazionale Professionale di Coaching e PNL (ANPCP), ai fini dell’iter di certificazione come Coach Professionista;
  • i corsi di specializzazione in PNL di The Mind of The Child vengono riconosciuti e certificati dalla “Society of NLP” che è l’unica Organizzazione Internazionale creata e riconosciuta dai fondatori della PNL Richard Bandler e John Grinder;
  • vengono rilasciate 3 certificazioni, due delle quali 2 cofirmate in originale dal fondatore della PNL Richard Bandler;
  • la Società ha inoltre 3 certificazioni di qualità ISO e UNI.

Questa scuola di Coaching è inoltre l’unica in Italia a certificare 9 diversi percorsi di specializzazione in altrettanti ambiti:

  • Life – crescita personale in ambito affettivo e sociale;
  • Lifestyle – miglioramento della salute psico-fisica;
  • Sport & School – formazione insegnanti e allenatori il cui compito è valorizzare il potenziale di alunni e ragazzi;
  • Business – crescita professionale;
  • Children – valorizzazione talenti e attitudini dei bambini;
  • Family – miglioramento delle relazioni familiari;
  • Relationships – miglioramento delle relazioni interpersonali;
  • Be-Ing the Difference – specifico per persone con disabilità o per chi lavora a contatto con loro.

Ognuno di questi percorsi fornisce al Coach informazioni specialistiche in base all’ambito di pertinenza scelto.

Se stai cercando un Life Coach Roma che sia un professionista riconosciuto o se pensi ti piacerebbe intraprendere questa stimolante professione contatta la The Mind of the Child School! I contenuti formativi dei corsi ed i relativi esami finali sono riconosciuti ai fini dell’iter di certificazione come Coach Professionista dalla ANPCP – Associazione Nazionale Professionale di Coaching e PNL.