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Come essere leader di stessi con le tecniche di PNL

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Cosa significa essere leader di se stessi?

Ci sono persone che mettono tanti buoni propositi e poi li abbandonano nel giro di poco tempo.
Ci sono persone che si impegnano a perseguire degli obiettivi, lo fanno con fatica, senza passione e senza trovare appagamento, perché i traguardi che inseguono non sono i loro, ma suggeriti dal senso comune, dalla famiglia, dalle regole della società.
Ci sono, infine, persone che hanno le idee ben chiare, che perseguono degli obiettivi in linea con i propri valori e le proprie aspirazioni, che sono motivate e determinate e sfruttano al massimo il loro potenziale per arrivare esattamente dove si sono prefisse. Essere leader di se stessi significa proprio questo: essere pienamente consapevole di chi sei, di cosa desideri e di come fare per ottenerlo. Tu a quale categoria di persone appartieni e a quale vorresti appartenere?

Tutto dipende da te e da ciò che vuoi per te stesso

Se ti senti inappagato, se fatichi a raggiungere dei traguardi, se ti sembra che le tue giornate si susseguano l’una dietro l’altra senza portare a nulla di concreto, forse è il caso di cambiare qualcosa. Chi sei oggi, quello che hai e dove ti trovi sono la somma di una serie di decisioni di cui tu hai la responsabilità. Quello che hai o non hai ottenuto è legato a ciò che hai ritenuto opportuno o meno fare nel passato. Puoi mettere davanti a te stesso mille scuse diverse, problemi vari, condizioni familiari e via dicendo: la verità è che dove sei oggi è una tua responsabilità.
Se c’è qualcosa che vorresti cambiare, puoi farlo. Come? Per prima cosa smetti di fare quello che hai fatto fino ad ora, parti dalle piccole cose, introduci dei cambiamenti. Che tipo di persona vorresti essere? Quali sono i tuoi reali desideri?
Rifletti attentamente su queste domande, perché in gioco ci sono la tua felicità, la tua serenità e la tua realizzazione. Scegli di vivere al massimo!

Cosa fare per essere leader di se stessi?

Il leader è una guida, un punto di riferimento. Siamo abituati a definire con questo termine un individuo che ha un vasto seguito…la domanda è: perché dovremmo cercare al di fuori una guida se possiamo essere noi stessi il nostro sole? Essere leader di se stessi significa prima di tutto trovare al proprio interno tutto ciò di cui si ha bisogno. Per raggiungere questo stato di benessere e di equilibrio interiore è necessario compiere diversi step:

  • imparare ad amarsi per come si è fatti e per quello che si è davvero
  • stimarsi per le decisioni che si prendono
  • credere profondamente in se stessi
  • essere pienamente consapevoli delle proprie capacità e delle proprie potenzialità per usarle come strumenti utili finalizzati al raggiungimento di obiettivi concreti.

Diventare leader di se stessi grazie alla PNL

La PNL (Programmazione Neuro Linguistica) è un metodo di auto-sviluppo nato negli anni ’70 con l’obiettivo di migliorare la vita delle persone. Il presupposto su cui si basa è molto semplice: cambiando pensieri e azioni si ottengono risultati nuovi. Questo perché il comportamento è una struttura che può essere appresa e modellata. Ognuno di noi vive e si agisce in base alle proprie convinzioni e a delle mappe interne utilizzate per interpretare la realtà. Il modo in cui percepiamo il mondo esterno è totalmente soggettivo, filtrato da credenze, esperienze passate e anche dalla nostra particolare predisposizione a prediligere uno dei cinque sensi come filtro principale: per ottenere risultati diversi è necessario iniziare a pensare in modo diverso.
Frequentare un corso di PNL può aiutarti a comprendere quali sono le tua mappe mentali, capire perché hai adottato fino ad oggi determinati comportamenti, capire ciò che per te conta davvero e indirizzarti verso i tuoi reali obiettivi.

Sfruttando gli strumenti della PNL puoi ridefinire i tuoi pensieri e modificare le tue azioni al fine di migliorare le relazioni personali e interpersonali, sfruttare al meglio le tue potenzialità, trovare un equilibrio interiore che ti consenta di raggiungere uno stato di benessere.

Avvicinati alla PNL con la The Mind of the Child School

Vuoi riprendere in mano la tua vita, raggiungere risultati concreti e mettere te stesso al centro della tua esistenza? Vuoi imparare a tirare fuori le tue innate risorse? Se vuoi intraprendere questo percorso di crescita personale puoi frequentare un corso di PNL che ti consenta di apprendere gli strumenti di questa affascinante metodologia. L’offerta formativa dell’Istituto The Mind of the Child, diretto dalla Coach di fama internazionale Alessia Mortilla, è vasta e completa:

  • se ti avvicini ora alla Programmazione Neuro Linguistica Practioner in PNL è il corso che fa al caso tuo. Si tratta di un primo livello di specializzazione, un percorso base per conoscere e mettere in atto le metodologie della PNL.
  • PNL Master Practioner è il secondo livello di specializzazione che ti consente di acquisire maestria con gli strumenti della PNL.

Al termine di entrambi i corsi vengono rilasciate delle certificazioni con valenza internazionale, cofirmate da Richard Bandler, uno dei fondatori dalla PNL.

Tutti i corsi organizzati da questo Istituto sono riconosciuti a livello ufficiale dalla legge italiana 4/2013 e insieme alla Society of NLP viene esercitato un controllo qualità sui programmi e sui materiali didattici attestandone i livelli di specializzazione.

Qual è la differenza tra Coaching e counseling?

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La differenza tra Coaching e Counseling esiste: ecco qual è

Quali sono le differenze tra Coaching e Counseling? Sull’argomento c’è molta confusione, queste discipline infatti vengono considerate da molti validi strumenti di auto-aiuto, ma pochi riuscirebbero a dare una definizione univoca di entrambe. Il problema nasce anche a causa del comportamento di alcuni operatori del settore, che per allargare il bacino di utenza dei potenziali clienti, allargano la loro offerta formativa sconfinando spesso il loro reale ambito di competenza. Coaching e counseling presentano in realtà delle notevoli differenze, diversa è la formazione del professionista, diverso è l’approccio. Scopriamole insieme.

Quali sono le principali differenze tra Coaching e Counseling

 

  • La definizione

Il Coaching in Italia è una disciplina abbastanza recente nata negli Usa, negli anni ’80, in ambito sportivo per migliorare le performance degli atleti. L’allenatore stimolava l’atleta a migliorare la sua muscolatura, il Coach interveniva per sviluppare il suo potenziale umano a sostegno delle performance: “Coach” si traduce, non a caso con la parola “allenatore” o “carro-carrozza”. Questo metodo di sviluppo e formazione è oggi impiegato anche in ambiti diversi da quello sportivo poiché si fonda su una relazione di partnership tra Coach e cliente, focalizzandosi sulla scoperta e sulla valorizzazione delle potenzialità del singolo per raggiungere obiettivi e migliorare la qualità della vita del cliente.

Il termine counseling deriva dal latino cum solere, sollevare insieme. Già questo fa intuire molto su questo approccio in cui viene meno la figura del paziente che affida al counselor il suo malessere per superare un momento di difficoltà e individuare possibili risposte ai suoi problemi ma anche il counseling mira ad elevare la persona ad uno stato di benessere maggiore.

 

  • La formazione del professionista

Chi vuole operare come Coach Professionista deve formarsi presso una scuola di Coaching riconosciuta e accreditata. È necessario frequentare corsi di formazione specifici, scegliendo quelli che possono rilasciare attestazioni valide a livello nazionale e internazionale. La figura del Coach viene riconosciuta dalla legge n.4 del 2013, che disciplina le professioni non ordinate in ordini e collegi.

Per diventare counselor si deve frequentare un corso di tre anni, che può essere organizzato anche da istituti privati. Il counseling è una disciplina legata alla psiche e alla dimensione sociale: spesso infatti, chi intraprende questa professione ha studiato psicologia, psicoterapia o scienze sociali. È facile che la formazione del counselor si sovrapponga con quella dello psicologo o dello psicoterapeuta, anche per via delle tematiche molto delicate che questo professionista affronta.

 

  • Metodo ed efficacia

Il Coaching è un metodo di formazione orientato all’azione, è quindi molto pratico ed efficace: affronta il cambiamento e lo sviluppo in modo concreto, fattibile, verificabile e misurabile. È finalizzato a migliorare le performance della persona per consentirle di raggiungere degli obiettivi. Il Coach lavora in partnership con il cliente, non gli dice quindi cosa fare, ma permette al cliente di arrivare da solo a definire i suoi traguardi. Nel Coaching si lavora ponendo le domande giuste, stimolando la persona a focalizzarsi nel momento in cui si trova esplorando desideri ed emozioni, per arrivare alla definizione di obiettivi chiari. Individuato l’obiettivo si valutano le potenzialità dell’individuo che possono essere usate per perseguirlo e si elabora di conseguenza un piano di azione. Il Coaching è un metodo valido in tutti gli ambiti: personale, professionale, relazionale.

Il counseling è un rapporto di aiuto all’auto-aiuto. Attraverso interventi verbali e stimoli creativi mira a perseguire una qualità della vita migliore, relazionale, sociale e psicologica. Valorizza e sostiene le persone che ritiene responsabili della loro auto realizzazione. Il counselor aiuta il paziente a focalizzarsi nel momento presente, a ricercare e mettere in atto azioni responsabili, a valorizzare le sue risorse interne che sembrano smarrite.

Differenza tra Coaching e Counseling: conclusioni

Il Coaching e il Counseling condividono quindi un orientamento di base, la cui finalità è l’auto-realizzazione dell’individuo. La differenza tra Coaching e counseling è che nel primo l’intervento si focalizza sulle performance da raggiungere in considerazione dell’obiettivo finale, mentre nel secondo si concede alla persona l’opportunità di esplorare e fare chiarezza su quelli che possono essere modi di vivere migliori, in pratica non si individuano obiettivi, ma si creano le condizioni per far sì che la persona possa entrare in contatto con il suo io interiore e decidere in autonomia quale stile di vita perseguire.
Inoltre, il Coach, a differenza del Counselor, non si occupa di risolvere “disagi esistenziali di origine psichica”, come invece viene specificato nella definizione del counselor dalla Società Italiana Counseling.

Sei un counselor e vorresti ampliare le tue competenze? Puoi frequentare uno dei corsi organizzati dall’Istituto di formazione The Mind of the Child, diretto dalla Coach di fama internazionale Alessia Mortilla.
Ecco due esempi di corsi proposti dall’Istituto per iniziare:

  • Ri-comincio da me – un corso che ti consente di conoscere gli strumenti e le metodologie base del Coaching
  • Coach professionista al lavoro – un corso per acquisire gli strumenti del Coaching e capire come applicarli in ambiti differenti.
    Tutti i corsi del The Mind of The Child Coaching School sono riconosciuti ai sensi della Legge Italiana 4/2013.
    Informati subito per ampliare le tue competenze e la tua formazione!

L’evento di Coaching dell’anno è alle porte: ecco quello che devi sapere

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Sei pronto al più grande evento di Coaching mai organizzato in Italia?

Il grande evento conclusivo di I AM è ormai alle porte: il l 29 e 30 novembre e il 1 dicembre 2019 Alessia Mortilla ti aspetta all’Unahotels Expo Fiera Milano per una tre giorni davvero unica.
Si tratta di qualcosa mai organizzato prima nel nostro Paese, saranno giornate intense, ricche di stimoli e piene di emozioni, sarà l’occasione giusta per dare una svolta positiva alla tua vita e cogliere le tante opportunità che questa ti offre.

Tutto questo in soli tre giorni? Sì, e molto di più!

Alessia Mortilla, che oggi dirige l’Istituto The Mind of the Child, è nota nel mondo del Coaching per essere la Coach che forma i Coach e da oltre venticinque anni ad oggi ha incontrato e aiutato migliaia di persone restituendo loro il sorriso e la fiducia in se stesse. Solo la sua presenza basterebbe ad assicurare l’esclusività dell’evento, ma abbiamo voluto esagerare invitando ospiti d’eccezione che saliranno sul palco per condividere con i presenti la loro esperienza di vita.

  • Sarà quindi dei nostri Sabina Belli, manager e CEO di Pomellato, ma soprattutto donna, moglie e madre che ha saputo conciliare con successo famiglia e lavoro.
  • Ci sarà la leggenda del calcio italiano Demetrio Albertini, noto anche per essere un uomo di grande spessore e dal forte carattere.
  • Ci sarà poi Andrea Fontana che ha fatto della narrazione un’arte, divenendo il pioniere dello storytelling in Italia.
  • E tra gli altri ricordiamo anche la presenza di Erica Poli, medico, psicoterapeuta e counselor famosa per essere una promotrice della medicina integrata in base alla quale le emozioni e gli stati d’animo influenzano nel bene e nel male la biologia del corpo.

Saremo in tanti, anche se, come puoi immaginare, i posti sono andati a ruba e sono quasi ultimati.

Vuoi partecipare gratuitamente all’evento? Iscriviti ad I AM

La partecipazione all’evento è gratuita per tutti coloro che hanno aderito ad I AM, il grande progetto di Alessia Mortilla che ha coinvolto, per questa prima edizione, solo mille fortunati.
I AM è un corso di Coaching online unico nel suo genere: per un anno intero i partecipanti vengono seguiti da un Coach personale che li guida in un percorso di crescita personale e di formazione verso il raggiungimento dei loro obiettivi.
Ti piacerebbe cogliere questa grande opportunità ed essere uno di questi mille? Scopri se possiedi i prerequisiti che abbiamo indicato per accedere ad I AM e raccontaci qualcosa di te: vogliamo conoscerti meglio e se la tua motivazione è davvero forte, ti aspettiamo a braccia aperte per intraprendere insieme questo importante cammino.
Sei determinato a rimettere te stesso al centro della tua vita? Vuoi trovare la tua strada? Hai bisogni di definire i tuoi obiettivi? Vuoi crescere professionalmente o migliorare le tue relazioni interpersonali?
Raccontaci i tuoi sogni e le tue aspettative, se sei disposto ad investire su te stesso noi investiremo su di te!

Perché partecipare all’evento di Milano

Sono tantissime le persone che ci hanno dato la loro fiducia in tanti anni di attività e oggi la rinnovano confermando la loro partecipazione all’evento conclusivo di I AM. Puoi partecipare anche tu, prenotando il tuo posto in sala!
Se non bastasse quanto ti abbiamo raccontato fino ad ora, ecco altre buone ragioni per essere presente a questa tre giorni. Grazie alla guida di Alessia Mortilla:

  • riuscirai ad essere la persona che desideri partendo da chi sei oggi e delineando il giusto percorso da seguire
  • imparerai come stabilire relazioni efficaci e produttive
  • capirai come prendere le decisioni migliori per te, quelle che ti condurranno dritte verso i tuoi obiettivi.
    L’energia sarà molta, insieme a te ci saranno tante altre persone determinate a dare una svolta positiva alla loro vita. Rideremo insieme, ci emozioneremo, quello che è certo è che costruiremo qualcosa di grande.
    Riesci ad immaginarti in questo grande gruppo? Speriamo di sì!

Risolvere i problemi adolescenziali: tutte le potenzialità del Coaching

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Mamma e papà, è possibile risolvere i problemi adolescenziali!

L’adolescenza, si sa, è una fase della vita molto delicata: noi adulti ci siamo passati tutti, eppure quando diventiamo genitori abbiamo difficoltà a ricordare quello che abbiamo vissuto e le sensazioni che abbiamo provato. Entrare in contatto con i ragazzi e affrontare i problemi adolescenziali può di conseguenza essere molto complicato. In alcune situazioni la buona volontà non basta: serve un metodo. Se hai difficoltà a comunicare con tuo figlio in modo efficace, tenta un altro approccio: in alcune situazioni può invece essere fondamentale un intervento esterno.
Campanelli di allarme sono lo scarso rendimento o l’abbandono scolastico, la difficoltà ad ottenere risultati, tensioni nelle relazioni a casa o con gli amici. L’adolescenza non è una fase da sopportare in attesa che passi, piuttosto è una fase importantissima perché in questo momento i ragazzi definiscono i loro obiettivi, i loro interessi e stabiliscono relazioni scoprendo quelli che sono i loro punti di forza o di debolezza.
Si tratta insomma di un percorso di crescita personale che va seguito con attenzione, se vogliamo trasformare questi ragazzi in adulti realizzati e felici.
Il Coaching ad esempio, può essere lo strumento giusto per fare tutto questo.

Ecco in che modo il Coaching li affronta e risolve

Gli adolescenti pensano di poter fare tutto, hanno voglia di crescere e realizzarsi, si sentono adulti, anche se in realtà non lo sono ancora: stanno affrontando una fase di cambiamento sia fisica che caratteriale, stanno lottando per la loro indipendenza e una delle conseguenze è che talvolta il rapporto con i genitori diventa conflittuale.
Attraverso il Coaching sia i genitori che i ragazzi possono imparare a interpretare ciò che accade in modo utile e strategico, sviluppando un approccio potenziante. È un metodo molto pratico che parte dalla valutazione dell’individuo, alla scoperta dei suoi punti di forza che possono essere sfruttati per raggiungere obiettivi concreti. Il presupposto da cui parte proprio il Coaching per affrontare e risolvere i problemi adolescenziali è lo sviluppo delle attitudini e delle potenzialità dei ragazzi. Per aiutarlo a conquistare i suoi obiettivi con serenità si allenano i punti di forza dell’adolescente: in questo contesto viene valutato anche il fondamentale ruolo dei genitori che per i figli devono essere alleati e risorse.

Ma come mitigare il rapporto con i genitori?

Per superare il blocco di comunicazione si deve superare il famoso “conflitto generazionale”. Questo passaggio non può avvenire ad opera dei ragazzi: deve essere compiuto dagli adulti che sono in grado di gestire il distacco tra le due generazioni. Il segreto per ottenere questo obiettivo è spostare il focus dai torti e dai conflitti, alle ragioni e alla comprensione. Un Coach può quindi intervenire aiutando l’adolescente a capire chi è davvero, quali sono i suoi punti di forza, a definire i suoi obiettivi e a spiegargli come raggiungerli. Ma può anche aiutare i genitori a sviluppare un rapporto empatico con i proprio figlio grazie al quale aiutarlo e sostenerlo in questa fase delicata della vita e aiutarlo a diventare un adulto equilibrato e consapevole delle proprie capacità.

Cosa può fare per voi The Mind of the Child Coaching School

Per aiutare tuo figlio a risolvere i suoi problemi adolescenziali hai due strade:

  • puoi richiedere una consulenza ad un Coach che vi segua in esclusiva
  • partecipare ai corsi di Coaching.

Se vuoi trovare dei Coach professionisti e dei corsi che possano fare al caso vostro rivolgiti a The Mind of The Child Coaching School, diretta da Alessia Mortilla, la Coach che da 25 anni forma i Coach.

Ecco alcuni percorsi che possono fare al caso vostro:
– I AM più di un corso di Coaching online: uno straordinario percorso di vita lungo un anno intero in cui tuo figlio sarà affiancato da un suo Coach personale che lo guiderà verso i suoi obiettivi attraverso la risoluzione di tutte le sue problematiche.
Potenzialità, per capire come valorizzare le nostre risorse e sfruttarle per raggiungere obiettivi importanti.
My Life, il corso adatto per prendere coscienza di se stessi, degli obiettivi di vita, del modo migliore per raggiungerli.

Tutti i corsi dell’Istituto The Mind of the Child sono riconosciuti ai sensi della Legge Italiana 4/2013. I corsi di specializzazione in PNL sono riconosciuti e certificati dalla “Society of NLP”, l’UNICA Organizzazione Internazionale fondata dai creatori della PNL Richard Bandler e John Grinder per garantire la qualità nella formazione in PNL.

coaching sociale

L’evento I AM apre le porte ai ragazzi: cos’è il Coaching sociale

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È il momento di prender parte all’evento di Coaching per il sociale

Ti dicono che sei troppo giovane per fare qualsiasi cosa? Per lavorare su te stesso il tempo conta poco. Se infatti il tuo obiettivo è diventare un uomo o una donna in gamba, se vuoi superare le tue paure o se vuoi affrontare le sfide del futuro con grinta e determinazione, il Coaching sociale può fornirti gli strumenti giusti.

Quando si è molto giovani si è portati a mettere in dubbio le proprie capacità ed i propri talenti, e a volte è l’autostima a farne le spese. Se sei un genitore sai bene di cosa stiamo parlando perché tu, prima dei tuoi figli, hai affrontato questa delicata fase della vita.

Perché proprio un percorso di Coaching?

Perché è la scelta giusta per fornire ai ragazzi i mezzi per allenare le loro potenzialità, per divenire protagonisti del loro presente e persone capaci di costruire il loro futuro in modo consapevole.

Molti ragazzi non prendono atto di quelle che sono le loro potenzialità. Questo li porta a sminuirsi, a provare disagio in diverse situazioni. Le conseguenze possono essere lo scarso rendimento se non un vero e proprio aumento dell’abbandono scolastico: infatti il 40% dei ragazzi abbandona dopo il liceo, mentre l’altro 40% dopo il primo anno universitario.

Non tutti lamentano tali sintomi, ci sono anche ragazzi che semplicemente si pongono dei dubbi sul loro futuro, sono incerti sul da farsi.

Il Coaching può essere la risposta a tutte queste problematiche: forse ti stai domandando come è possibile rispondere con un unico metodo ad una tale varietà di situazioni, te lo spieghiamo subito.

Basta costruire un percorso studiato su misura sulla persona e sulle sue esigenze.

Siamo profondamente convinti che il Coaching debba essere accessibile a tutti perché la nostra ambizione è lasciare un segno positivo in questo mondo migliorando l’esistenza delle persone.

Prendi parte ad I AM e partecipa al grande evento di Coaching per il sociale con Alessia Mortilla

I AM è uno straordinario percorso di Coaching che puoi fare online, lungo un anno intero, periodo in cui sarai affiancato da un tuo Coach personale che ti guiderà e ti spronerà a raggiungere dei risultati che sarai tu stesso a definire con il suo aiuto. Si tratta di un importante anno di crescita che puoi sfruttare per capire chi sei, trovare risposte ai tuoi dubbi, migliorare la tua capacità di relazione con gli altri. Possono cogliere questa grande opportunità per ora solo mille partecipanti che verranno selezionati sulla base di prerequisiti che abbiamo stabilito. Non preoccuparti se sei molto giovane: determinante è la tua motivazione! Se vuoi essere dei nostri invia la tua candidatura, raccontaci qualcosa di te e spiegaci perché vorresti prendere parte ad I AM

Se entrerai a far parte della squadra di I AM potrai prendere parte gratuitamente al più grande evento di Coaching per il sociale mai organizzato in Italia che i terrà il 29 e 30 novembre e il 1 dicembre 2019 a Milano. Per questo, in vista della chiusura dell’evento, abbiamo deciso di coinvolgere anche i ragazzi a partire dei 16 anni, che se accompagnati da un genitore potranno entrare gratis. Riservando a loro gli ultimi posti prima che sia tutto sold-out vogliamo dare loro la possibilità di valutare dopo l’efficacia dei tre giorni, e decidere così se entrare a far parte del percorso annuale I AM che appunto li seguirà un intero anno.

L’evento invece sarà una tre giorni con Alessia Mortilla, Coach di fama internazionale che vanta oltre vent’anni di esperienza e che è a capo dell’Istituto The Mind of the Child.

Insieme a lei ci saranno tanti ospiti d’eccezione, personalità provenienti da ambiti e settori differenti: veri e propri esempi da seguire che hanno scelto di aderire al progetto lanciato da Alessia Mortilla, come Sabina Belli, moglie, mamma e CEO di Pomellato, Demetrio Albertini, una leggenda del calcio italiano, Andrea Fontana, colui che ha ideato lo storytelling, Erica Poli, psicoterapeuta e counselor, fautrice della medicina integrata che ritiene valida una correlazione tra emozioni ed effetti sul fisico.

Puoi essere presente a questo grande evento di Coaching per il sociale anche se non prendi parte al percorso di un anno, semplicemente prenotando il tuo posto. Sarà l’occasione per lavorare su te stesso, risolvere i tuoi dubbi, gettare le basi per il futuro che sogni e meriti.

Come trovare la propria strada e sentirsi realizzati

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Scopri come trovare la propria strada grazie ad un percorso di Coaching

Come si può trovare la propria strada? È una domanda che si pongono i giovani, incerti sul da farsi, e sempre più spesso gli adulti scontenti della loro realtà.

Capita un po’ a tutti, è il famoso momento in cui si tirano le somme dalla propria vita e ci si domanda “che sto facendo, è davvero questo quello che volevo”?

Finché sei giovane pensi sia normale, i dubbi sul futuro sono un passaggio obbligato. Basta fermarsi a riflettere, fare chiarezza e capire quali passi compiere, che sia un percorso di studi, un lavoro, un trasferimento.

Ma cosa accade quando sono gli adulti a domandarsi come trovare la propria strada?

Basta correre da una parte all’altra senza ottenere ciò che vuoi

 Tutti noi abbiamo creduto che a una certa età avremmo raggiunto dei risultati importanti, ci saremmo stabilizzati, avremmo realizzato i sogni che avevamo da ragazzi. Purtroppo non sempre questo accade.

Forse anche tu sei una delle tante persone che corrono dalla mattina alla sera cercando di incastrare tra loro i tanti impegni e forse anche tu pensi che pensi di essere talmente preso da questa frenesia che quasi ti dimentichi di vivere.

I giorni passano e sei esattamente nello stesso posto, si alternano i mesi, gli anni… quel cambiamento che tanto auspichi sembra non arrivare mai.

Ti senti frustrato, disorientato, vorresti uscire da questa impasse, ma non sai come fare. Davvero la vita è solo questo? Come sei arrivato a questo punto?

Molto dipende dalle tue credenze e dalle tue aspettative. Forse sei cresciuto in una famiglia o in una società che ti ha fatto credere che se avessi studiato, se avessi preso determinate decisioni, avresti ottenuto dei risultati concreti. Oppure avevi dei sogni, delle passioni che hai dovuto mettere da parte per accontentare i tuoi genitori o perché è accaduto qualcosa, nel tuo passato, che ha stroncato le tue speranze.

È arrivato il momento di riprendere in mano la tua esistenza!

Smetti per un attimo di pensare a tutto quello che ti ha impedito di essere chi volevi essere, concentrati invece su cosa fare, concretamente, per dare una svolta alla tua vita. Perché devi essere tu e non altri a fare tutto questo.

Se non sai come fare, il Coaching può fornirti gli strumenti giusti ed un Life Coach può guidarti.

  • Abbraccia il cambiamento

Trovare la propria strada richiede impegno e anche la volontà di uscire dalla propria zona di comfort: se hai le idee poco chiare e senti il bisogno di capire chi vuoi essere e quali sono i tuoi reali obiettivi devi pensare e comportarti diversamente da come hai fatto fino ad oggi. Preparati a correre qualche rischio, ma con entusiasmo! In genere quando ci troviamo a dover prendere delle decisioni importanti ci sentiamo bloccati, schiacciati dagli eventi. La cosa più semplice è restare fermi e non fare nulla. Perché invece non provi a liberare il potere della scelta? La resistenza al cambiamento genera insoddisfazione, per trovare il coraggio di agire devi rompere i tuoi schemi abituali e soprattutto capire quali sono le tue convinzioni personali che oggi ti limitano. Libera i tuoi talenti, hai un enorme potere dentro di te e tante opportunità da cogliere!

  • Chiediti chi sei davvero e dove vuoi arrivare

Il punto di partenza sei sempre tu. Pensa a cosa ti piace fare, al lavoro dei tuoi sogni, a qualcosa che hai sempre posticipato. Vivi “qui e ora”, lasciando alle spalle il passato. Un Coach può assisterti in questo cammino, ponendoti le domande giuste che ti portino a riflettere su te stesso e a fare chiarezza sui tuoi obiettivi.

  • Inizia con piccoli passi

Il modo per trovare la propria strada è innescare un’azione: puoi cominciare ponendoti dei piccoli traguardi giornalieri che sommati insieme ti consentiranno di raggiungere un traguardo mensile. I piccoli gesti si traducono in abitudini virtuose e con molta semplicità prenderai coscienza delle tue potenzialità e capirai come sfruttarle a tuo vantaggio. Seguiranno l’ambizione, la determinazione e la soddisfazione una volta raggiunti i tuoi traguardi.

Scopri di nuovo te stesso e le tue passioni con la The Mind of the Child Scool

Per trovare la propria strada può essere necessario un aiuto qualificato. Un Coach esperto può aiutarti a fare chiarezza in te stesso ponendoti le domande giuste e presentandoti la situazione in una nuova prospettiva. L’Istituto The Mind of the Child, diretto dalla Coach di fama internazionale Alessia Mortilla, ha studiato per te diversi percorsi che possono fare al caso tuo come:

  • Ri-comincio da me con Principi di Coaching un corso che, partendo proprio da te stesso, può aiutarti a ritrovare l’armonia e l’equilibrio e a fare chiarezza sui tuoi reali obiettivi.
  • Sviluppo delle potenzialità, il corso ideale se il tuo obiettivo è prendere coscienza di chi sei realmente e di cosa puoi fare nella vita sfruttando le tue immense risorse interiori.
  • I AM, uno straordinario percorso di Coaching online lungo un anno intero che ti consente di avere per tutto questo tempo un Coach personale a tua disposizione per guidarti e consigliati.

Tutti i corsi del The Mind of The Child Coaching School sono riconosciuti ai sensi della Legge Italiana 4/2013. Inoltre i corsi di specializzazione in PNL sono riconosciuti e certificati dalla “Society of NLP”, l’UNICA Organizzazione Internazionale fondata dai creatori della PNL(Richard Bandler e John Grinder) per garantire la qualità nella formazione in PNL.

 

evento I AM

Come prepararsi all’Evento di Coaching più atteso dell’anno in Italia

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Un programma ricco di ospiti e di stimoli

La data si avvicina sempre di più: il 29 e 30 novembre e il 1 dicembre 2019 si terrà a Milano, presso l’Unahotels Expo Fiera Milano, il più grande evento di Coaching dal vivo per il sociale mai organizzato in Italia.

Un’esperienza di tre giorni intensi con Alessia Mortilla, Coach dall’esperienza ultra ventennale, nota anche per essere la Coach dei Coach, e a cui prenderanno parte anche ospiti d’eccezione che provengono da mondi diversi, come ad esempio Sabina Belli, CEO di Pomellato, Andrea Fontana, il pioniere dello Storytelling, Erica Poli, medico, psicoterapeuta ed esperta di epigenetica, la leggenda del calcio Demetrio Albertini.

I posti disponibili sono quasi ultimati: questo perché le persone che hanno avuto modo di conoscere Alessia Mortilla nel corso della sua carriera ancora una volta hanno scelto di confermarle la loro fiducia e cogliere la grande opportunità che questo evento rappresenta.
Scopriamo insieme di cosa si tratta.

Cogli anche tu questa grande opportunità

Vuoi ritrovare te stesso? Senti che qualcosa non va come dovrebbe? Hai difficoltà a mantenere in equilibrio i vari ambiti della tua vita? Iscriviti al grande evento di Milano! Ecco i risultati che puoi ottenere partecipando alla tre giorni condotta da Alessia Mortilla:

  • Essere chi vuoi essere – acquisirai gli strumenti per colmare la distanza tra la persona che sei oggi e quella che desideri realmente essere
  • Avere relazioni efficaci e produttive – imparerai a comprendere meglio le persone e a colmare la distanza che vi separa, comprendendo, inoltre, come scegliere le persone che ti circondano in base ai valori che vi accomunano
  • Prendere le decisioni migliori per te – non importa chi sei, da dove vieni, in quale contesto vivi: se sarai capace di prendere le giuste decisioni potrai arrivare esattamente ai traguardi che ti sei prefisso.

Per definire con chiarezza i tuoi obiettivi devi partire da te stesso e individuare i tuoi desideri più profondi: al tempo stesso devi riconoscere e quindi eliminare le paure e i blocchi che fino ad oggi ti hanno impedito di ottenere dei risultati. Partecipando a questo evento capirai che tutto questo è possibile e che tu, solo tu, hai l’enorme potere di essere l’artefice della tua vita.
Imparerai che il segreto della felicità è nel trovare e mantenere l’equilibrio tra i vari ambiti della tua esistenza e che ogni cosa deve essere coerente: chi sei, i tuoi valori, le persone di cui ti circondi.

Un grande progetto che nasce da un progetto altrettanto grande: I AM

Questo grande evento di tre giorni nasce come conclusione di un altro grande progetto: il percorso I AM.
I AM, lo ricordiamo, è un percorso di Coaching online unico al mondo e lungo un anno intero, che per ora è aperto a solo mille candidati. I partecipanti vengono selezionati sulla base di prerequisiti già definiti, ma anche e soprattutto in base alla loro motivazione personale. È questa, più di ogni altra cosa, ad essere determinante nell’assicurare l’accesso al corso: si tratta di un percorso di crescita personale in cui tutti i partecipanti sono affiancati da un Coach personale per tutto il periodo di durata del percorso. Possiamo definirlo un progetto ambizioso, ma realistico: grazie agli strumenti del Coaching i partecipanti possono fare ordine, trovare le risposte che cercano, definire e raggiungere i propri obiettivi.
Il tempo è la risorsa più preziosa che hai: impara come puoi utilizzarlo al meglio e scegli chi vuoi essere davvero!

Iscrivendoti al percorso annuale di I AM puoi inoltre partecipare gratuitamente al grande evento conclusivo di Milano.

Allora, sei determinato a prendere in mano la tua vita?

Vuoi essere anche tu uno dei fortunati mille partecipanti di I AM? Scopri se hai i requisiti e invia la tua candidatura!
Vuoi partecipare solo all’evento conclusivo di tre giorni con Alessia Mortilla? Compila il modulo online!

Il momento per agire è proprio ora!

andrea fontana

Andrea Fontana, pioniere dello storytelling: ospite all’evento di I AM

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Andrea Fontana: l’uomo che ha rivoluzionato il mondo della narrazione

L’elenco degli ospiti presenti al grande evento conclusivo di I AM si arricchisce di un nuovo importante nome: Andrea Fontana, noto anche per essere nel nostro Paese un “pioniere dello storytelling”. Ecco qual è la sua storia e perché sarà un piacere averlo ospite all’evento conclusivo di I AM.

Chi è Andrea Fontana

“Sociologo della comunicazione, Premio Curcio alla cultura 2015 e TEDx Speaker. Imprenditore, docente universitario e storytelling activist” è in questo modo che Andrea Fontana si presenta sul suo sito. Fontana è noto anche per aver fondato Storyfactory, la prima società di consulenza italiana che si occupa di Corporate Storytelling.

È un professionista che da oltre 25 anni si occupa di narrazione: vanta esperienza nel campo della consulenza strategica, del marketing e della direzione aziendale, svolge attività di ricerca, insegnamento e divulgazione nel settore della comunicazione istituzionale e d’impresa. Oltre ad essere Amministratore delegato di Storyfactory, Andrea Fontana è docente di “Corporate Storytelling” all’Università di Pavia dove ricopre anche il ruolo di direttore del Master in Scienze della narrazione (MUST).

In più è l’autore di numerosi testi di sul tema della cultura manageriale e in sociologia della comunicazione, a lui si deve la scrittura del primo manuale italiano sul Corporate storytelling – “Manuale di Storytelling”, edito da ETAS-Rizzoli nel 2009 e il successivo testo “#IoCredoAlleSirene. Come vivere (e bene!) in un mare di Fake News“, edito da Hoepli nel 2017.

Il suo merito, grazie ai testi e alle sue ricerche, è di aver avviato nel nostro Paese un filone di riflessioni e di applicazioni operative sul Corporate Storytelling.

Lo vediamo spesso ospite in trasmissioni TV e radiofoniche (per citarne alcune: Sky Tg24, La7, Radio 24, RTL 102.5, Tg3 Linea Notte). Viene chiamato in qualità di esperto a intervenire su diverse tematiche tra le quali: storytelling d’impresa, sociologia della comunicazione, fake news, big/small data, nuove dinamiche della comunicazione, politica e geo-politica.

L’innovazione dello storytelling

andrea fontana

Ma cos’è lo storytelling? Il temine unisce le parole inglesi “story” e “telling”, che tradotte letteralmente significano “raccontare una storia”. È in sostanza una tecnica narrativa finalizzata a rendere emozionanti, o di nuovo attuali, dei messaggi.

Questa arte del raccontare usa i principi della retorica e della narratologia per presentare degli eventi secondo una logica ben precisa:

  • emozionare
  • sfruttare la narrazione per rendere comprensibile un vissuto
  • stimolare una riflessione

La tecnica di comunicazione dello storytelling consiste nel raccontare una storia per attirare un pubblico ben preciso, veicolando verso questo target il messaggio che si desidera, per stimolarlo a compiere un’azione. Qualcuno potrebbe definirla una tecnica di persuasione ma è in realtà una potente tattica di comunicazione.

Raccontare attraverso lo storytelling significa costruire una carica emotiva molto coinvolgente al fine di trasferire al pubblico idee, punti di vista in modo diretto facendogli conoscere chi sei: questa tecnica infatti, punta sul fatto che il cervello umano è particolarmente predisposto ad ascoltare storie. Le potenzialità dello storytelling sono state intuite dai grandi brand che hanno, quindi, imparato a comunicare con i loro clienti per attrarli prima e fidelizzarli poi. In un contesto come quello attuale in cui siamo bombardati di informazioni, solo chi è capace di attirare l’attenzione può riuscire ad emergere.

L’intervento di Andrea Fontana nel corso dell’Evento di I AM sarà proprio incentrato su questi temi e sul come sfruttare le parole per innescare pensieri, emozioni e sensazioni in chi ascolta.

Ancora più importante sarà il contributo che darà alle persone presenti, insegnando loro come distinguersi come professionisti costruendo un brand vincente che faccia la differenza nel mercato. Proprio per questo aspettiamo con ansia il momento di ascoltarlo.

Evento I AM: manca poco!

andrea fontana

I AM, lo ricordiamo, è più di un Percorso di Coaching online, perché rappresenta uno straordinario percorso di crescita e formazione accessibile, per ora, a mille fortunati partecipanti scelti sulla base di requisiti precisi. Ciascuno potrà contare sulla guida e sul supporto di un suo Coach personale che lo condurrà verso gli obiettivi che si è prefisso. Se lo desideri, anche tu puoi far parte di questo gruppo di mille: visita la pagina ufficiale di I AM, verifica se possiedi i requisiti che abbiamo indicato e raccontaci qualcosa di te. Ricorda, per noi la tua determinazione conta più di ogni altro aspetto!

Al termine di questo intenso anno la tua vita sarà completamente diversa, decisamente migliore in ogni ambito, perché sarai tu ad essere una persona nuova.

Per concludere in bellezza tutti i partecipanti saranno coinvolti nel più grande Evento di Coaching mai organizzato in Italia per il sociale, una tre giorni intensa ed entusiasmante diretta da Alessia Mortilla, la Coach che da venticinque anni forma i Coach, e con tanti ospiti d’eccezione che hanno sposato l’idea di questo progetto.

 

percorso crescita personale

Come affrontare un percorso di crescita personale con il Coaching

Redazione No Comments

Cos’è un percorso di crescita personale e perché farlo con il Coaching

Desideri ardentemente qualcosa, ma di ottenerla non se ne parla. Questo ti crea ansia, insoddisfazione, forse a volte provi rabbia verso il mondo e verso chi ti circonda. Oppure sei semplicemente insoddisfatto della tua vita e sei alla ricerca di nuovi stimoli che possano donarle un senso. Se pensi sempre le stesse cose e ti ostini ogni giorno a compiere le stesse azioni, difficilmente puoi aspettarti che qualcosa cambi. È come se ti mettessi alla finestra ad aspettare un miglioramento, senza però fare nulla. Vuoi dare a qualcun altro la responsabilità della tua felicità, oppure vuoi rimboccarti le maniche per costruire tu stesso la vita che pensi di meritare? Un percorso di crescita personale può essere per te la chiave di volta, perché può aiutarti a fare chiarezza in te stesso, a prendere coscienza di chi sei, di dove vuoi arrivare, di quali sono i tuoi reali obiettivi.

Perché scegliere un percorso di crescita personale

percorso crescita personale

Per realizzare i propri sogni a volte è necessario affrontare le proprie paure. La prima in assoluto è quella del cambiamento. Molte persone compiono ogni giorno le stesse azioni nella ricerca di una stabilità che genera in loro sicurezza. Eppure nulla è più certo del cambiamento e basta un piccolo evento capace di stravolgere la quotidianità per far crollare questo fragile sistema di autodifesa. Un percorso di crescita personale di certo ti trascinerà fuori dalla zona di comfort che ti sei creato: imparerai a vivere i cambiamenti come occasioni capaci di creare effetti positivi nel futuro. Imparerai a dare valore ad ogni istante perché capirai che l’unico tempo in cui hai la possibilità di intervenire è il presente. Il miglioramento personale è strettamente connesso alla consapevolezza di sé, è un processo che porta a comprendere meglio anche gli altri, a entrare in contatto con loro, anche grazie a un nuovo modo di comunicare. Migliorare se stessi significa sviluppare le proprie competenze, valorizzare quelle latenti, tirare fuori quelle che non sappiamo di avere. Significa dare spazio ai propri talenti, vivere finalmente da protagonisti e non da spettatori, assumendosi le responsabilità sia dei successi che dei fallimenti.

Il Coaching è un valido strumento per costruire il nuovo te stesso

Crescere vuol dire imparare a rialzarsi dopo essere caduti, apprendere l’arte della resilienza e soprattutto decidere in modo consapevole dove si vuole andare e quale strada intraprendere per arrivarvi, senza lasciarsi trasportare dalle correnti della vita. Se hai il coraggio di metterti in gioco, il Coaching può fornirti gli strumenti per fare tutto questo. Si tratta di una delle strategie più grandi che l’uomo può sfruttare per migliorare se stesso. I principi su cui si basa questo metodo sono:

  • consapevolezza
  • responsabilità
  • cambiamento

Grazie al Coaching puoi acquisire consapevolezza di chi sei, del tuo valore, delle enormi risorse che hanno sede dentro di te e di come puoi sfruttarle per raggiungere i tuoi obiettivi personali o professionali. Come avviene un percorso di crescita personale attraverso di esso? Si parte dal qui e ora, dalla situazione attuale. Il Coach aiuta il cochee a osservare se stesso e le circostanze con occhi nuovi, al fine di aiutarlo ad allargare i propri orizzonti e il proprio potere decisionale. Si valuta quindi la possibilità di sperimentare nuove strade per raggiungere gli obiettivi prefissati, valutando tutte le risorse e gli strumenti personali a disposizione. Al tempo stesso, per ripartire con entusiasmo e superare gli ostacoli si lavora sulle convinzioni limitanti e sulle paure. Il Coaching ti insegna a focalizzarti sulla soluzione piuttosto che sul problema, ti permette di superare i limiti che tu stesso ti sei imposto, ti rende capace di fare la differenza nella tua vita e in quella degli altri.

Diventa Coach di te stesso con i corsi della The Mind of the Child School

percorso crescita personale

Ti senti pronto a prendere in mano la situazione e sei determinato a portare cambiamenti positivi nella tua esistenza? La The Mind of the Child School, diretta dalla Coach di fama internazionale Alessia Mortilla, ha studiato per te dei corsi che possono aiutarti a diventare responsabile del tuo successo.

Le proposte sono molte, ad esempio:

  • Sviluppo delle potenzialità  è il corso giusto se vuoi prendere coscienza delle caratteristiche che ti contraddistinguono e che forse ignori. È un ottimo mezzo per consentire al tuo talento di emergere ed essere sfruttato per costruire il tuo benessere.
  • Ri-comincio da me -principi di Coaching è invece un corso di formazione per la crescita personale e professionale finalizzato a farti ritrovare l’equilibrio e l’armonia in ogni ambito della tua vita.
  • I AM più di un corso di Coaching online: uno straordinario percorso lungo un anno in cui sarai affiancato dal tuo Coach personale che sarà sempre al tuo fianco per guidarti e consigliarti al meglio.

Tutti i corsi del The Mind of The Child Coaching School sono riconosciuti ai sensi della Legge Italiana 4/2013. Inoltre i corsi di specializzazione in PNL sono riconosciuti e certificati dalla “Society of NLP“, l’UNICA Organizzazione Internazionale fondata dai creatori della PNL(Richard Bandler e John Grinder) per garantire la qualità nella formazione in PNL.

 

Chi è Demetrio Albertini, nuovo ospite e testimonial di I AM

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La storia di Demetrio Albertini raccontata sul palco di I AM

È noto per la sua fortunata carriera sportiva, ma anche per il suo grande cuore: oggi manager e dirigente di successo, è stato uno dei più importanti giocatori nella storia del calcio azzurro ed è conosciuto anche per la sua solidità personale e i suoi profondi valori.
Siamo lieti di annunciare che anche Demetrio Albertini sarà ospite e testimonial del grande evento conclusivo di I AM, tre giorni intensivi condotti da Alessia Mortilla, la Coach che da 25 anni forma tanti altri Coach.

L’evento di I AM: la conclusione di un percorso di coaching per tutti

Forse non tutti conoscono ancora I AM: un incredibile percorso di formazione e crescita personale, un corso di coaching online unico nel suo genere, che dura un anno intero. I AM è una grande opportunità che può essere colta, per ora, solo da mille persone selezionate in base a dei requisiti che abbiamo definito, ma soprattutto in base alla loro forte motivazione. Anche tu potresti far parte del gruppo dei mille, perché no? Non importa che tu sia uomo o donna, manager o casalinga, giovane o vecchio: se lo desideri davvero puoi essere dei nostri. Prendendo parte ad I AM puoi fare tuoi gli strumenti del Coaching, ritrovare equilibrio ed armonia, liberare il tuo talento e la tua creatività. Per tutta la durata del corso sarai affiancato dal tuo Coach personale, lavorerai su te stesso per raggiungere risultati concreti, potrai costruire la vita che meriti.

Al termine di questo percorso potrai prendere parte, insieme agli altri mille partecipanti, ad un importante evento conclusivo: il più grande evento di Coaching dal vivo che sia mai stato organizzato in Italia. Tre giorni intensi, dal 29 novembre al 1 dicembre, con Alessia Mortilla e con tanti ospiti d’eccezione provenienti da ambiti e settori differenti, ma sempre e comunque esempi di vita importanti tutti noi. Come ad esempio Demetrio Albertini.

Storie e successi di Demetrio Albertini

Demetrio Albertini per molti italiani è una leggenda vivente: è stato uno dei migliori centrocampisti della storia del Milan, club con il quale ha vinto cinque scudetti, una Champions League nel 1994 e collezionato altri successi in Italia e in Europa. È stato anche campione europeo under 21 nel 1992 e vicecampione del Mondo con la Nazionale nel 1994. È stato un punto fermo del Milan e dalla Nazionale fino al 2002, anno in cui un infortunio al tendine d’Achille lo costringe a rinunciare ai mondiali e ne determina l’estromissione dai rossoneri. Dopo l’addio all’attività agonistica ha intrapreso la carriera di dirigente della Federcalcio Italiana fino ad arrivare a candidarsi alla presidenza. Oggi svolge il ruolo di presidente del settore tecnico della Figc.

Demetrio Albertini è stato quindi un giocatore di successo che ha fatto sognare molti italiani. A renderlo speciale e a farlo emergere tra tanti dei suoi colleghi non sono state però solo le sue abilità tecniche bensì la sua forte personalità e il suo carattere, unite all’intelligenza tattica. Nonostante il successo Demetrio ha conservato la sua umiltà, che ha usato per imparare da tutti i grandi campioni con cui ha avuto la fortuna di condividere la sua carriera.

La brillante sagacia tattica in campo gli ha consentito di “vedere anche gli altri”, comprendere con precisione i tempi dei suoi compagni di squadra e di riuscire ad interpretare i vari scenari tattici nel corso delle partite. Per questa sua abilità di centrocampista un po’ mediano e un po’ regista si è aggiudicato il soprannome di “Metronomo”.
I tifosi milanisti lo hanno ammirato non solo per i suoi successi, ma anche per l’amore che ha sempre dimostrato verso i colori della sua maglia. I colleghi e lo staff tecnico ne hanno sempre lodato il talento tattico e la grande educazione sia dentro che fuori dal campo.

Oggi, nel suo ruolo di dirigente, continua ad essere stimato per la sua serietà e per la sua professionalità. Parallelamente ha avviato anche una carriera imprenditoriale fondando insieme ad una socia, la Dema4, società che opera sempre nel settore sportivo proponendosi come partner strategico nell’organizzazione di eventi.

Demetrio Albertini è un uomo che ha saputo mettere in equilibrio i vari settori della sua vita: ha assaporato il successo, lo ha cavalcato per anni, ma non si è mai fatto sopraffare da questo continuando sempre a conservare la sua umiltà. Vieni a conoscerlo dal vivo evento conclusivo di I AM!

Perché è importante la PNL per comunicare in pubblico

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Comunicare in pubblico senza paura: ecco come è possibile

L’idea di parlare in pubblico ti spaventa? Sappiamo come ti senti: hai tutti gli occhi puntati addosso e la paura di sbagliare ti blocca. Temi il giudizio altrui, pensi che qualcosa andrà male…in pratica ti stai facendo guidare dalle emozioni negative e da convinzioni limitanti rispetto all’esito ma nessuno ti ha dato la certezza che qualcosa andrà effettivamente storto.
Imparare a comunicare in pubblico è un’esigenza per molti di noi: al lavoro può capitare di dover fare presentazioni davanti a colleghi o a partner commerciali, si può essere inviati a presenziare a convegni come relatori. Anche al di fuori dell’ambito lavorativo si possono creare mille situazioni in cui è necessario parlare in pubblico per costruire relazioni, esporre le proprie idee o semplicemente per farsi conoscere.

Perché ricorda che la paura fa perdere tante occasioni!

Se questo è il tuo problema, sappi che si tratta di una condizione abbastanza diffusa. Come fanno i presentatori? In che modo alcune persone riescono a sembrare a loro agio davanti ad una folta platea di ascoltatori? Quello che devo sapere è che nessuno si sente tranquillo prima di parlare in pubblico: la paura si concentra nei primi minuti, poi quando si inizia a parlare si attenua. E sai perché? Perché la paura può anche essere una sensazione positiva: in questo caso fornisce energia al corpo prima di iniziare a parlare. L’energia che tutti noi avvertiamo da alcuni viene intesa come un blocco, da altri come una molla che spinge all’azione e che possiamo chiamare adrenalina positiva. Vuoi sapere come governare le emozioni? Devi partire dal saper sviluppare la tua sviluppare la tua empatia e di conseguenza l’intelligenza emotiva.

Come imparare a comunicare in pubblico in modo efficace

Magari hai lavorato tanto per preparare un progetto, ma al momento della presentazione sei stato molto sbrigativo e ti sei limitato a fornire spiegazioni tecniche per avvalorare il tuo lavoro, senza aggiungere altro. Questo per dirti che non devi solo imparare a comunicare in pubblico, ma anche a farlo bene se vuoi ottenere un riscontro positivo da parte di chi ti ascolta. In che modo?

  • Un public speaking efficace prevede un’adeguata preparazione. Non lasciare nulla al caso, evita le improvvisazioni, prepara il discorso in anticipo, ma senza impararlo a memoria per evitare di parlare in modo meccanico: ti basterà tenere a mente i punti principali.
  • Un abile oratore è quello che è capace di orientare i processi mentali degli ascoltatori per ottenere risposte positive. Per catturare l’attenzione si devono ottenere dei “sì” nella prima fase del discorso. Per ottenere dei feedback in questo senso ci sono delle tecniche: una di queste è ad esempio quella di esordire individuando qualcosa in comune con gli ascoltatori, che sia tu che loro credete sia vantaggioso.
  • Ricorda che il tuo atteggiamento mentale si riflette in quello di chi ti ascolta. Imparando a comunicare con entusiasmo, il pubblico sarà maggiormente predisposto ad un ascolto attivo. Se vuoi essere coinvolgente devi fare forza sulle emozioni e trasmettere sentimenti: sincerità e spontaneità possono suscitare solo sensazioni positive.
  • Raccontare le tue esperienze personali è un altro segreto: si riesce in questo modo a catturare l’attenzione del pubblico. A destare interesse sono argomenti come gli ostacoli incontrati per farsi strada, i segreti che portano ad un successo, le esperienze curiose.
  • Parla con il cuore è la differenza. La preparazione è scontata, quindi, potrebbero averla altri come te ma il tuo valore aggiunto è il “perché” fai quello che fai e sei li, di fronte ad altri, a condividere la tua esperienza.

Le tecniche di PNL per parlare in pubblico

La PNL (Programmazione Neuro Linguistica) che nasce dallo studio dell’esperienza soggettiva, collega il linguaggio alla psicologia e al comportamento per rendere la comunicazione maggiormente efficace, e ci fornisce diverse tecniche utili per comunicare in pubblico in modo efficace. Eccone alcune:

  • l’anchoring è una tecnica che consiste nel legare stati d’animo positivi a una frase tramite un’associazione di pensiero. Usando questo ancoraggio puoi risvegliare la sensazione positiva ogni volta che vuoi;
  • il future pacing è una tecnica di costruzione del discorso che sintonizza il pubblico sulla tua stessa visione del futuro che coincide con lo scenario di cui parli;
  • la dissociazione è utile a prendere le distanze da qualcosa che provoca disagio per poter superare la paura e sentirsi a proprio agio. Questa tecnica è molto utile per combattere l’ansia di parlare in pubblico;i
  • il rapport è l’allineamento alle persone che nasce e si costruisce tramite diverse forme di ricalco dell’esperienze.

L’Istituto The Mind of the Child ha studiato diversi corsi che ti permettono di apprendere le tecniche della PNL per imparare a parlare in pubblico.

Il corso “Comunicare: utilizzo efficace della linguistica” è ideale per tutti coloro che vogliono imparare a comunicare in modo efficace e consapevole non solo attraverso gli strumenti della Linguistica, ma anche facendo propri quelli del Coaching e della PNL. Public speaking, comunicazione verbale, para-verbale e non verbale, gestione delle emozioni, sono solo alcuni degli argomenti affrontati per imparare a parlare di fronte ad un’aula e gestire il gruppo in modo coinvolgente.

Il Public Speaking, l’uso della PNL e degli strumenti del Coaching applicati alla linguistica sono oggetto anche del Master Formatori: il corso giusto per tutti coloro che ambiscono ad utilizzare la comunicazione in maniera efficace capendo in che modo i modelli della linguistica impattano sulla neurologia.

cosa vuol dire essere coach

Cosa vuol dire essere un Coach in Italia: parla Alessia Mortilla

Redazione No Comments

Essere un Professionista o fare una professione?

Il Coaching in Italia è ormai una professione diffusa e conosciuta. Il ruolo del Coach oggi è richiesto sia nel mondo del business, sia nello sport ed anche dai singoli individui per innalzare il livello di performance che si desidera ottenere.

La crescente attenzione verso questo metodo, come già detto, è sicuramente attribuita alla sua efficacia, dimostrata attraverso risultati tangibili ed obiettivi raggiunti anche se con alcuni aspetti da evidenziare.

Come in ogni professione sono le persone a fare la differenza.

Pertanto, prima di chiarire cosa è un Coach in Italia, mi soffermerò a dirti qualcosa che va ben oltre le definizioni che si possono trovare su Google o per sentito dire e in cui io, Alessia Mortilla, credo fermamente.

Da 25 lunghi anni svolgo questa professione e non vi dirò con quale etica, dedizione e rispetto la porto avanti. Vi dirò cosa ho imparato dalle persone e dai professionisti che ho guidato.

In qualunque campo lavorativo esiste una profonda differenza tra ruolo svolto ed essere un professionista.

Il ruolo è una “giacca” che indossi la mattina uscendo di casa. Una “giacca” che, in alcuni casi, hanno scelto altri per te. A volte leggera, altre volte molto pesante. Essa è rappresenta da quello che fai nel tuo ambiente e dal modo in cui lo fai.

Alcune persone sono molto preparate, altre meno. Alcuni guadagnano bene, altri no rispetto a quello che vorrebbero e spesso questo neanche coincide con le conoscenze. Ci sono persone, infatti, preparate ma no necessariamente soddisfatte.

Ho guidato negli anni molte aziende e, spesso, durante i colloqui di selezione del personale il focus era proprio su “cosa sai fare” e dove “lo hai fatto”.

Essere un professionista è ben altro.

cosa vuol dire essere coach

L’identità di un professionista è data si da quello che fa ma, soprattutto, dai valori che ha scelto di portare in quella professione, compresa la sua costante preparazione, dal valore che gli attribuisce come persona, dalla libera scelta quotidiana di Essere la differenza in quel campo. E questo va oltre la professione. Questo si dirama e diffonde sugli altri. Che siano alunni, pazienti, clienti o collaboratori, sono le persone che si arricchiscono attraverso la tua presenza nella loro vita. E questo vale anche per il “ruolo” del Coach o per l’ ”Essere un Coach”.

Un professionista con la “P” maiuscola ama parlare degli altri e no di sé.

Il suo lavoro è diventata la sua missione a favore degli altri.

Una delle affermazioni che sento ultimamente fare è: “Ci sono tantissimi Coach oggi in Italia”.

La risposta che do è: “Molto bene così il cliente può scegliere!”

Quando ho iniziato 25 anni fa i Coach si contavano su una mano e la professione era sconosciuta.

Mai nessun cliente in questo lunghissimo periodo mi ha chiesto i miei titoli e le mie qualifiche.

I clienti cercano risultati no voti o titoli. Cercano congruenza ed esempi coerenti.

Una riflessione che, invece, ho fatto è questa. I social ed il web sono pieni di pubblicità e di Coach. Come fa una persona a trovare il “Coach giusto” o come fa a sapere se “sarà davvero la differenza nella Mia vita?”.

Allora ho pensato che dovesse avere elementi e strumenti per capirlo.

Per questo ho scritto questo articolo.

Cosa mi consigli?

cosa vuol dire essere coach

Ci sono molte persone che svolgono la stessa professione ma con risultati diversi. Ti sei mai chiesto il perché? Magari questa domanda te la sei proprio fatta rispetto al tuo lavoro.

Le risposte possono essere svariate.

Ti sei mai chiesto perché qualcuno svolge un lavoro per tutta la vita ed altri cambiano lavori o luoghi nei quali li svolgono?

Esiste una formula “corretta” in assoluto. La risposta è no.

Cosa voglio dirti con questo.

Dentro ciascuno di noi, nel profondo del nostro cuore, sappiamo quali sono le risposte giuste, cosa è felicità per noi e cosa non lo è. Ma non sempre ascoltiamo il nostro intuito. Ci perdiamo nei ragionamenti e ci affidiamo magari a soluzioni o consigli dati da altri.

In aula, alcune volte mi fanno questa domanda. “Cosa mi consigli?” La risposta che do è sempre la stessa. “Se esistesse un consiglio, il migliore che io possa darti, quale potrebbe essere?”. E la persona risponde dandosi un consiglio. Nell’istante in cui questo avviene si rende conto consapevolmente di esserselo dato da sola e, quindi, di essere in grado di fare questo ogni volta che lo desidera.

Nella tua vita a qualcuno avrai sicuramente dato anche tu dei consigli e ne hai ricevuti.

Se rifletti adesso attentamente scoprirai che per quanto teniamo a qualcun altro o quest’ultimo tiene a noi, solo ognuno di noi per sé stesso può sapere davvero cosa è giusto o sbagliato, buono o cattivo o cosa sia la felicità.

Magari adesso penserai che se uno si rivolge ad un professionista è lui che deve avere le risposte.

Riflettiamo allora ancora insieme.

Un insegnante di matematica mi può insegnare la materia ma decidere di innamorarmene è ben altro, così come capirne il senso e l’utilità nella mia vita.

Un commercialista o un avvocato possono spiegarti attraverso il loro lavoro cosa fare ma applicarlo sarà una tua scelta.

Un medico potrà dirti che il fumo fa male ma decidere che è sbagliato dipende da te.

Il Coach è un professionista che si astiene dal dare i consigli ma guida ed insegna alle persone a trovare le proprie soluzioni in modo autonomo trasferendo loro strumenti che li rendano indipendenti.

È sempre così? La risposta la trovi, per esempio, sui social. Basta leggere i contenuti che trovi rispetto a chi li scrive. Sarà già un elemento di valutazione per te.

Congruenza ed esempio. Osserva con l’acutezza di un bambino!

cosa vuol dire essere coach

Ti dirò cosa ne penso io del Coach e del Coaching oggi in Italia.

Una persona si siede di fronte ad un Coach e desidera essere guidata nel superamento di una difficoltà o verso il raggiungimento di un obiettivo.

Superare i problemi nello studio, aumentare i voti a scuola, trovare o cambiare un lavoro, guadagnare di più, migliorare una relazione o avere una relazione, andare d’accordo con i figli o con i genitori, avere più serenità in famiglia, risolvere conflitti, fatturare di più, aumentare le vendite, incrementare i clienti, aprire un’attività, vincere una gara, innalzare l’autostima, acquisire sicurezza, migliorare la comunicazione, guidare altri ecc.…

Il Coach “dovrebbe” portarti ai risultati.

Ma qualunque cosa tu gli chieda, lui sarebbe in grado di farla o meglio la fa?

Bella domanda, vero?

Quello che penso di questa professione è che è straordinaria e che l’unico modo per farla in modo straordinario è che ci sia assoluta congruenza.

Solo chi è stato disposto per primo a superare le difficoltà e trovare un modo per raggiungere obiettivi potrà guidare altri a farlo. Altrimenti è e sarà assolutamente inefficace.

Per il cliente una perdita di soldi e tempo.

Mi sono sempre chiesta come si fa a guidare qualcuno ad avere una relazione di coppia felice se neanche tu sai come crearla.

Mi sono chiesta come si può portare qualcuno ad avere una vita in equilibrio se la propria è disequilibrata.

Mi sono chiesta come si fa a guidare qualcuno ad avere voti più alti se si pensa di valere poco.

Come si fa ad insegnare a qualcuno l’indipendenza se si è dipendenti da tutto e tutti.

Come si fa a portare qualcuno ad essere un bravo genitore se tu sei assente con i tuoi figli o se neanche li mantieni.

Quello in cui credo sono le persone

Per questo ho scelto di insegnare strumenti.

Lo scopo è guidare e contemporaneamente renderti indipendente nella valutazione delle tue scelte e delle persone delle quali ti avvali.

Ricorda:

  1. Non cercare una professione, cerca un Professionista
  2. Leggi quello che scrive e ascolta quello che dice
  3. Controlla se parla di sé o delle persone che guida
  4. Verifica se dispensa consigli ed esprime opinioni
  5. Trova un modo per capire quanta congruenza c’è nella sua vita rispetto a ciò che insegna
  6. Partecipa ad un evento, corso o sessione introduttiva per riscontrare tutto in prima persona
  7. Continua a cercare fino a quando trovi la differenza!

Il Coaching è un metodo efficacissimo e la bellezza di questo metodo è che una volta acquisito lo puoi applicare ovunque nella tua vita.

Il Coach in Italia oggi può fare tanto sia per le persone che per i sistemi ai quali esse appartengono.

Il Coaching in Italia di Alessia Mortilla

cosa vuol dire essere coach

L’Istituto The Mind of The Child, fondato da Alessia Mortilla, Coach con esperienza ultra ventennale, è l’unico nel nostro Paese che ha ben 9 diversi percorsi di specializzazione per diventare Coach professionista rilasciando certificazioni in Programmazione Neuro Linguistica valide a livello internazionale.

Le persone che si rivolgono a questo Istituto e ad Alessia Mortilla sono prima di tutto quelle che desiderano acquisire strumenti da applicare e portare in ogni area della propria vita e, dopo, scegliere di fare la differenza come professionisti.

Se desideri conoscere Alessia e lavorare con lei puoi partecipare al suo Corso introduttivo Ri-Comincio da me.

Tutti i corsi dell’Istituto The Mind of the Child sono riconosciuti ai sensi della legge 4/2013, i programmi dei corsi e gli esami finali sono inoltre riconosciuti inoltre dall’Associazione Nazionale Professionale di Coaching (ANPCP) e PNL, ai fini dell’iter di specializzazione come Coach Professionista. I corsi di specializzazione in PNL vengono poi riconosciuti e certificati dalla “Society of NLP”: l’unica Organizzazione Internazionale creata e riconosciuta dai fondatori della PNL Richard Bandler e John Grinder.